Coppie Lgbt, il barbaro coraggio di una sinistra allo sbando: porta pantomima sui “diritti dei bambini” in Ue. Ma viene sbugiardata

Fa tappa a Bruxelles la battaglia strumentale della sinistra contro il governo sul tema delle trascrizioni dei bambini delle coppie Lgbt. Verdi e socialisti, infatti, hanno chiesto e ottenuto che la miniplenaria di stasera dibatta della questione, con riferimento “alla situazione italiana”, che per come la raccontano loro sarebbe dovuta all’ostilità del governo nei confronti dei diritti di questi minori. Ma c’è un punto che omettono, e che ha ricordato in aula l’eurodeputato di FdI e copresidente del gruppo Ecr, Nicola Procaccini: lo stop alle trascrizioni non è arrivato dal governo, ma dalla Cassazione in virtù delle leggi esistenti e che non sono state cambiate nemmeno da quella stessa sinistra che oggi si straccia le vesti. Un tema sul quale si è soffermata anche il ministro della Famiglia, Eugenia Roccella.

Il dibattito di stasera chiuderà la sessione dei lavori della miniplenaria di Bruxelles, nel corso della quale sul tema dei bambini delle coppie Lgbt è intervenuto anche Giuseppe Sala come portavoce del fronte di quei sette sindaci che hanno deciso che trascriveranno comunque e a dispetto della pronuncia della Cassazione i bambini con due mamme. Al termine della seduta non è prevista una risoluzione. L’eurodeputata Pd, Pina Picierno, lo ha salutato su Twitter con toni trionfalistici: “Al Parlamento europeo abbiamo appena approvato l’inserimento in agenda di un dibattito sulla situazione dei figli famiglie arcobaleno in Italia. Una questione urgente, che riguarda prima di tutto i diritti dei bambini. La nostra battaglia per i diritti civili non si ferma”.

Il punto, si diceva, è che “c’è un errore sostanziale nella richiesta dei gruppi delle sinistre rosse e verdi”, come ha spiegato Procaccini. “Viene imputato all’attuale governo italiano – ha chiarito l’esponente di FdI-Ecr – qualcosa che non ha fatto e di cui, evidentemente, non può essere responsabile. In Italia oggi non c’è una legge che autorizza la trascrizione dei minori avuti all’estero da parte di coppie omosessuali o omogenitoriali. Il prefetto di Milano (che ha emesso la circolare per fermare le trascrizioni a Milano, ndr), come tutti i prefetti d’Italia, non è un politico”. “È un pubblico ufficiale che applica le leggi vigenti. Lo so io e – ha sottolineato Procaccini – lo sanno le sinistre italiane, che nei 10 anni in cui hanno governato l’Italia avrebbero potuto potuto fare tutte le leggi che volevano”. “Non le hanno fatte e oggi utilizzano invece il corretto comportamento di un pubblico ufficiale italiano per processare nel Parlamento europeo il governo della propria nazione, che è in carica da nemmeno 5 mesi. Questa, secondo me – ha concluso – è una vergogna da qualunque parte la si guardi”.

Un punto omesso anche dai sindaci, che per altro con la loro iniziativa hanno fatto insorgere il Partito gay che li ha accusati di “discriminare” le coppie Lgbt composte da due uomini. Anche loro, infatti, “protestano contro una sentenza della Cassazione, per di più a sezioni unite”, come ha ricordato Roccella. “Il problema dei sindaci – ha sottolineato ancora il ministro – è che non stanno protestando contro la circolare Piantedosi. Protestano contro la sentenza della Cassazione, quindi dovrebbero avere un dialogo caso mai con il presidente delle sezioni unite della Cassazione che hanno emesso la sentenza. C’è una sentenza molto precisa che dice determinate cose“. Dunque, rispetto all’incontro che hanno richiesto con il governo, “non c’è un confronto da fare”. Invece, “ci sono leggi, c’è una sentenza precisa. I sindaci sanno quello che possono e che non possono fare”.

È stato poi l’eurodeputato di FdI, Carlo Fidanza, incontrando la stampa a Bruxelles, a ricordare che i diritti dei bambini non sono lesi in alcun modo. “Il bambino acquisisce tutti i diritti, compreso il codice fiscale. Nel momento in cui il genitore biologico lo riconosce, il bambino ha tutti i diritti, come i bambini che nascono da coppie di genitori di sesso diverso. Quindi – ha sottolineato – è una campagna ideologica, che non ha alcun tipo di attinenza con la realtà”. “Questa campagna, lo ha detto in maniera esplicita oggi il sindaco Beppe Sala, ha un obiettivo molto chiaro, che è – ha sottolineato Fidanza –  legittimare l’utero in affitto, che noi invece contestiamo”. “Su cui questo governo ha una posizione molto netta, che peraltro è in linea con quella di questo Parlamento”, ha concluso l’esponente di Fdl, ricordando la risoluzione contro l’utero in affitto votata dal Parlamento Ue nel maggio del 2022.

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