Continua l’emergenza maltempo. In Emilia Romagna si contano già 9 miliardi di danni. Musumeci: “Il governo c’è”

Ammonta a circa 9 miliardi la stima dei danni del maltempo in Emilia Romagna. A presentarla al tavolo permanente sull’alluvione istituito a Palazzo Chigi e che si è insediato oggi sotto la presidenza del ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, è stato il governatore Stefano Bonaccini, che ha chiarito come il bilancio potrebbe variare e ha precisato che la priorità in questo momento sono 1,8 miliardi per far fronte al dissesto delle strade e degli argini e consentire al territorio di “ripartire”. Musumeci ha assicurato la massima attenzione da parte del governo e la disponibilità, dopo la verifica del Piano degli interventi, a fornire gradualmente le risorse necessarie, a partire proprio dalle misure per la messa in sicurezza dei fiumi e il ripristino delle strade. Ma mentre si affronta l’emergenza passata, un nuovo allarme maltempo investe diverse zone d’Italia.

La situazione più critica oggi sembra essere quella di Brindisi, che nel pomeriggio è stata colpita da una bomba d’acqua. Il Comune, tramite la sua pagina facebook, ha invitato la popolazione ad uscire di casa solo se strettamente necessario e, nel caso, a prestare la massima attenzione “viste le condizioni meteorologiche in crescente peggioramento e che stanno creando numerose criticità sul territorio comunale”. Molte strade della città sono state chiuse per impercorribilità e altre saranno chiuse alla circolazione veicolare.

A Maratea, in provincia di Potenza, si è resto necessario evacuare in via precauzionale 30 persone da una struttura alberghiera, dopo che erano rimaste bloccate dal fango e dai detriti che si erano si sono riversati sulle strade circostanti per uno smottamento in località Acquafredda, a causa delle forti piogge. Dalla notte l’area tirrenica è interessata da diversi interventi dei vigili del fuoco, per le intense precipitazioni. A Marina di Maratea, poi, le squadre sono impegnate a prosciugare le zone allagate a causa dell’innalzamento del livello dell’acqua proveniente da un canale di scolo e a rimuovere detriti e fango dalla strada. Anche qui per precauzione sono state evacuate due abitazioni che ospitavano tre famiglie. Complessivamente in tutta la provincia di Potenza sono stati effettuati più di trenta interventi di soccorso da ieri sera ad oggi.

Allagamenti e problemi la scorsa notte anche in diversi piccoli centri della provincia di Chieti. Le piogge abbondanti hanno riversato fiumi di acqua, fango e detriti nel centro storico di Bomba, la cui piazza principale, stamattina, era piena di fango. E poi frane sulle strade e serre di ortaggi allagate. Ad Archi nottata di allerta, con un fosso tracimato per le piogge e diverse abitazioni allagate in contrada Ruscitelli. A Tornareccio i vigili del fuoco hanno messo in salvo un gregge di pecore e capre, con un centinaio di capi che si erano dispersi a causa del maltempo e con il loro allevatore in grosse difficoltà. Problemi anche ad Atessa dove il torrente Appello, seppure messo i sicurezza, ha tracimato raggiungendo un paio di abitazioni.

In Campania è allerta gialla, una misura che la Protezione civile ha deciso di estendere fino alle 8 di mattina di venerdì su tutta la regione, dove ci si aspettano precipitazioni anche a carattere di rovescio e di temporale. Si ritengono possibili allagamenti, innalzamento dei corsi d’acqua, allagamento delle strade, frane e caduta massi. La Protezione civile della Campania ha raccomandato “la massima attenzione ai fenomeni di dissesto idrogeologico, anche in assenza di precipitazioni” e ha ricordato “ai Comuni di mantenere attivi i Centri operativi comunali e misure atte a prevenire, contrastare e mitigare i fenomeni previsti”. Allerta gialla fino a domani mattina anche a Milano per possibili temporali a partire dal pomeriggio di oggi.

A Roma, che in questi giorni è stata investita a sua volta da vere e proprie bombe d’acqua e nella sola giornata di ieri si sono resi necessari oltre 200 interventi dei vigili del fuoco, fra i quali il salvataggio di 80 persone bloccate in un maneggio, la Protezione civile ha disposto la chiusura degli accessi alle banchine del Tevere, con relativa sospensione di qualsiasi attività in loco e di navigazione. Una decisione assunta sulla base dell’informativa emessa nella serata di ieri dal Centro Funzionale Regionale, che riporta un probabile innalzamento dei livelli del Tevere e dei suoi principali affluenti.

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