Conte chiude l’Italia: bar, ristoranti, centri commerciali, discoteche e..

By Giuseppe Falco (per ith24)

Tanto tuonò che piovve. Ennesima uscita del premier Conte. Questa volta per annunciare la chiusura di tutto. L’Italia chiude. Ad alzare la serranda solo farmacie e generi alimentari.

Non bisognava aspettare tanto, ma meglio tardi che mai. Ora bisogna stringere i dent e andare avanti.

Gli appelli dei governatori di Lombardia e Piemonte, e del centrodestra sono stati accolti.

Conte sceglie una diretta Facebook, per comunicare agli italiani che fino al 25 marzo tutti i negozi, escluse farmacie e alimentari, verranno chiusi.

“Stiamo dando prova di grande forza e sono convinto che domani ci guarderanno come esempio positivo. Siamo i primi in Europa che sono stati colpiti così duramente dal virus. E stiamo reagendo con forza. Siamo un modello per gli altri. Questa sfida riguarda la salute dei cittadini, riguarda anche la tenuta della nostra economia”.

“Ho fatto un patto con la mia coscienza, al primo posto c’è e ci sarà sempre la salute degli italiani. Vi ho chiesto di uscire solo lo stretto necessario, la stragrande maggioranza degli italiani ha risposto in modo straordinario. Ero consapevole che si trattava di un primo passo e che non sarebbe stato l’ultimo. È ora di compiere un passo in più. L’Italia rimarrà una zona unica, una zona protetta. Ma chiediamo la chiusura di tutte le attività commerciali ad eccezione di negozi legati a beni di prima necessità e farmacie. Ma nessuna corsa a fare acquisti di cibo. Chiudiamo bar, ristoranti, alberghi, pub con la possibilità di fare consegna a domicilio. Parrucchieri, centri estetici e i servizi di mensa che non garantiscano un metro di sicurezza. Sono sospese, quindi, le attività commerciali al dettaglio. Chiusi i mercati su strada. Chiusi i bar, i pub, i ristoranti. Tutto per evitare l’assemblamento di persone”.

“Le attività commerciali legate alla vendita di generi alimentari e di prima necessità, le farmacie, le parafarmacie, le edicole, i tabaccai: tutti devono far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nel rispetto di norme igienico sanitarie molto precise. Restano aperti i ristoranti nelle aree di servizio stradali e autostradali e nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti e negli ospedali”

Industrie e fabbriche continueranno le proprie attività a condizione che proteggano i lavoratori con protocolli di sicurezza”.

“Resta ovviamente garantito il servizio di trasporti, i servizi bancari, postali, assicurativi. Garantite le attività del settore agricolo e zootecnico. La regola madre rimane la stessa: dobbiamo limitare gli spostamenti, per motivi di necessità o per fare la spesa”.

Pieni poteri per l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, che investirà la carica di commissario straordinario.

Pubblicato da edizioni24

Pubblicato da ith24.it - Per Info e segnalazioni: [email protected]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.