By Paolo Lazzari
La Lazio di Sarri cerca una qualificazione intricata contro il Bayern Monaco: i biancocelesti arrivano in Germania forti dell’1-0 dell’andata, maturato grazie al rigore di Immobile, ma i bavaresi sono chiamati a riscattarsi ad ogni costo davanti al pubblico dell’Allianz Arena, per non compromettere ulteriormente una stagione che li vede già clamorosamente attardati di dieci lunghezze dalla vetta, in campionato. Rispetto all’andata nel tridente biancoceleste Zaccagni prende il posto di Isaksen, mentre in mezzo al campo la fisicità di Vecino viene preferita alle geometrie di Sarri e a sinistra in basso gioca Pellegrini. Bayern con le solite tre mezze punte dietro Harry Kane, cannoniere che continua a segnare, ma che rischia di rimanere all’asciutto di trofei anche quest’anno. Tuchel lascerà alla fine di una stagione che, comunque vada a finire, ha lasciato impresso un marchio negativo nella storia recente del club: anche per questo stasera si preannuncia una battaglia. La chiave tattica potrebbe assomigliare alquanto all’andata: tedeschi a gestire le operazioni e Lazio racchiusa dietro, in attesa di colpire in contropiede.
Inizia con piglio la Lazio, che esce bene dal basso e costruisce un paio di trame velenose con Zaccagni e Luis Alberto, liberate dalla difesa del Bayern. La prima vera chance però è per gli uomini di Tuchel, con Musiala che scaraventa un destro parzialmente angolato verso la porta, ma Provedel disinnesca. I bavaresi salgono di tono e qualche istante dopo trovano di nuovo il tiro, stavolta con una botta di Kane deviata che sibila accanto al palo. Momento di pressione, ora Sarri si sgola per far salire i suoi. Che ascoltano il tecnico e riescono a recuperare terreno, ma sono sempre i biancorossi a rendersi pericolosi, stavolta al 24′, con un fendente di Guerreiro deviata da Marusic. Passata l’apprensione, la squadra di Sarri inizia ad uscire fuori nella parte centrale della partita facendo girare palla con calma e qualità. E, al 36′, costruisce una chance clamorosa con Zaccagni che crossa tagliato in mezzo, De Ligt devia e Immobile di testa, da due passi, mette fuori. Gol sbagliato, gol preso: le divinità del pallone non fanno eccezioni. Un minuto dopo Harry Kane si avventa di testa in tuffo su un tiro sporcato di Guerreiro e fa 1-0 Bayern, anche se Provedel tocca. Bavaresi che potrebbero raddoppiare subito con Musiala, che allarga troppo il piatto da due passi, su assist di Sanè. La beffa per la Lazio arriva nel finale di primo tempo, con De Ligt che si coordina e conclude al volo sugli sviluppi di un corner e Muller – tenuto in gioco da Felipe Anderson rimasto basso – corregge di testa in porta. Brutta mazzata prima dell’intervallo.
Nessun cambio a inizio ripresa e non muta nemmeno l’inerzia, almeno nelle fasi iniziali del match. Bayern che fa la partita e si rende pericoloso quasi subito con un bolide di Musiala dal limite, deviato fuori di poco. Al 60′ Sarri prova a scuotere i suoi con un triplo cambio: dentro Castellanos, Isaksen e Cataldi per Immobile, Zaccagni e Vecino. Ma il Bayern trova il tris al 65′ con Sanè che calcia a giro, Provedel riesce a deviare, ma Kane la sbatte dentro sulla respinta. Ora può essere notte fonda per la Lazio, anche se mancano sempre 20 minuti più recupero. I bavaresi però rischiano di fare il quarto con Muller al 70′, ma Provedel devia sul palo la conclusione di destro da interno area. Tre minuti dopo anche la Lazio ha una chance, con Luis Alberto che ha il tempo per concludere a tre metri dalla porta, ma il pallone viene murato in corner. La Lazio tiene e prova a reagire con un sussulto nel finale, ma il risultato non cambia. Troppo Bayern per una Lazio che comunque, a fronte del risultato, non ha sfigurato né in questa gara né nella Champions disputata fino ad oggi.