Catania, i dati del Viminale: gli immigrati stuprano 8 volte più degli italiani

By Alessandro Gonzato

Silenzio rosso. Di vergogna. Bocche cucite in casa Pd, e in generale a sinistra, dopo lo stupro di gruppo commesso da sette egiziani – questa l’accusa – sabato a Catania, vittima una 13enne il cui fidanzatino è stato costretto ad assistere alla barbarie.

Dopo l’assassinio della povera Giulia Cecchettin invece, commesso da un criminale italiano – l’ex fidanzato – i progressisti avevano evocato, in ordine sparso: patriarcato; Meloni; fascismo, Salvini, razzismo, la cultura di destra, l’uomo bianco; la legge del maschio prevaricatore. Ora no. Shh, silenzio. Dalla Schlein nemmeno un balbettio. E chi ha parlato, come la senatrice dem Valeria Valente – che fa parte della “commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere”, la Valente, dicevamo, se n’è uscita così: «Il branco in questo caso è di egiziani, ma in moltissimi altri casi è stato composto da giovani italiani, italianissimi, come a Palermo e Caivano. Fatti che anche la destra conosce», ha sottolineato, «ma che finge di dimenticare per tentare di accendere un allarme migranti che non esiste».

Ah, non esiste? I numeri, come sempre, riportano alla realtà. Quella che evidentemente ignora, o finge di ignorare – e chissà come mai – il Partito democratico. Analizziamo i dati forniti del ministero dell’Interno, che un parlamentare dovrebbe conoscere.

Capitolo “Violenze sessuali”. Nel 2023 le denunce e gli arresti sono stati 5.743, di cui 2.490 nei confronti di stranieri, il che rappresenta il 43,4%. Dunque gli italiani sono più responsabili degli immigrati? No, evidentemente, perché quest’ultimi rappresentano (dati Istat) l’8,7 dell’intera popolazione residente in Italia, e i connazionali che si sono macchiati di violenza sessuale sono 3.253 su 54 milioni. Significa che gli stranieri (5 milioni) hanno commesso violenze sessuali 8 volte più degli italiani.

Approfondiamo, sempre riferendoci ai dati del Viminale, precisando che i numeri sono suscettibili di leggere variazioni, essendo terminato il 2023 da poco. L’anno scorso, complessivamente, sono state segnalate 4.780 violenze sessuali su maggiori di 14 anni (anche qui parliamo di denunce e arresti): 2.185 attribuite a stranieri, ossia il 45,7%, su un’incidenza dell’8,7, lo ricordiamo. Le violenze sessuali a danno di minori di 14 anni sono state 766, e 237 è stata opera di immigrati (30,9%). E ancora: l’unica violenza sessuale di gruppo su maggiori di 14 anni (l’unica denunciata, poi chissà) è stata responsabilità di stranieri. Sarebbe stato facile scrivere il 100%, in quest’ultimo caso, ma era doveroso sottolineare che si tratta di un singolo caso. Per Laura Boldrini però, ex presidente Dem della Camera, «il patriarcato, la legge del maschio prevaricatore non conosce né età né latitudine». Giusto: i criminali non hanno bandiera, e allora perché, dopo l’omicidio Cecchettin, la Boldrini a L’Aria che Tira (La7) del 20 novembre, tra un «patriarcato» e l’altro, ha dichiarato che «la mia preoccupazione nasce dal fatto che questa destra di governo ostacola in ogni modo l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole»? «La destra», poi, è stata tacciata di «arretratezza».

In Italia nel 2023 il totale delle denunce e degli arresti è arrivato a 784.205, il 33,8% attribuiti a stranieri, ossia 264.409 dei casi. Analizziamo altre fattispecie. Quasi una rapina su due (49,1%) è stata commessa da immigrati, 10.453 casi su 21.290, e se teniamo a mente l’8,7% della popolazione residente la statistica è ancora più impressionante. Svettano le rapine in abitazione (46,2%). Il 57,3% è responsabile di “rapine in pubblica via”. Anche in fatto di reati legati agli stupefacenti c’è l’imbarazzo della scelta: spicca lo spaccio, in cui gli immigrati incidono per il 43,4%, sempre – è il dato centrale – sull’8,7 della popolazione straniera. La voce “Omicidi a scopo di rapina”, infine, dice 45,9%. Tra gli omicidi volontari, 33 sono stati commessi da albanesi, 24 da rumeni, 23 da marocchini, 14 da tunisini. Torniamo agli stupri e al patriarcato. Avanti Pd, parlaci ancora del maschio-bianco-di destra-prevaricatore! Cantanti, attori e maître à penser di sinistra, appena tre mesi fa, avevano urlato che tutti gli uomini – tutti, ma di più quelli fascisti, si capisce – dopo l’omicidio di Giulia dovevano chiedere scusa. Dovevamo scusarci di essere uomini, sentirci responsabili. Ora, arrestati i 7 egiziani, non canta più nessuno. Si canta solo a Sanremo. Amadeus e Mengoni hanno intonato Bella Ciao. Speriamo non cantino anche i politici. Sarebbe un’altra vergogna.  

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