Anche un italiano su due non apprezza le sentenze dei tribunali sui migranti. A testimonianza che il caso di Iolanda Apostolico non è solo un tema politico, ma per così dire “sociale”, arrivano i dati del sondaggio di Alessandra Ghisleri sulla Stampa.
I flussi migratori dal Nord Africa e dal vicino Oriente, spiega la sondaggista di Euromedia Research in un report realizzato per Porta a porta, sono considerati un “fatto naturale e strutturale legato a fattori sociali, storici, economici e politici dal 57,1% dei cittadini italiani”. Un cittadino su 4 li considera “invasori” (23,3%) mentre per il 10,3% l’ondata è frutto “una macchinazione stabilita a tavolino dal governo” per coinvolgere l’Europa nella migliore distribuzione dei migranti.
Le misure del governo messe fin qui sul tavolo raccolgono il favore della maggioranza degli intervistati: l’espulsione diretta per gravi motivi di pubblica sicurezza trova il favore del 63,6%, mentre il 56,5% applaude alla accoglienza provvisoria del minore con età superiore ai 16 anni in strutture dedicate agli adulti.
C’è poi però il problema di vedere applicati correttamente i provvedimenti del governo, e nella fattispecie il decreto Cutro finito al centro delle contestate sentenze della giudice di Catania e non solo. La Apostolico ha accolto il ricorso di un migrante sbarcato a settembre a Lampedusa e destinato al centro di Pozzallo, giudicando il nuovo “decreto Piantedosi” illegittimo. Una esondazione, secondo il 46,2% degli intervistati, a fronte del 32,7% che invece si trova d’accordo. Lo scontro è anche ideologico, perché se gli elettori di centrodestra in maggioranza bocciano la sentenza, quelli di centrosinistra la approvano.