By Fabio Vacca (per ith24)
Se gli italiani regolari non riescono ad avere neanche un pacco di pasta se non recando alla Caritas, e se ad oggi i liberi professionisti non riescono ad avere ancora il bonus 600 euro promesso dal governo Conte, loro, i migranti, anche quelli irregolari avrebbero diritto ai buoni spesa introdotti per l’emergenza Covid-19.
Infatti, sotto accusa finisce il requisito della residenza anagrafica. Altro che prima gli italiani, qui ci hanno scavalcato anche i migranti irregolari. Il tribunale di Roma approva un ricorso che permetterà probabilmente anche agli immigrati irregolari di accedere ai buoni spesa.
Il primo di una lunga serie che sicuramente farà discutere le fasce sociali più deboli del nostro Paese.
È giusto. Che siano regolarizzati. Che abbiano i buoni anche loro.
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