Blitz dei Carabinieri ad Acerra, usura ed estorsioni i capi di imputazione: scacco ai due clan alleati per il controllo del territorio

Blitz dei Carabinieri nella notte ai danni di due clan che dettano il bello e cattivo tempo in un’allenza per il controllo capillare del territorio e delle attività illegali. Era una pace sancita dagli affari quella che teneva saldamente uniti i due gruppi di fuoco di Acerra. Individuati dalle indagini della polizia che hanno portato all’arresto di sette persone, quattro in carcere e tre ai domiciliari.

Il gip del Tribunale di Napoli ha disposto la custodia in carcere a carico di Diego Andretta, Pasquale Balascio, Vincenzo Capone e Behar Jani e degli arresti domiciliari per Carmine
Pacilio, Giordano Salvatore Pacilio e Antonio Riemma.

Le accuse sono di trasferimento fraudolento di valori, usura, estorsione, detenzione di armi e traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini della Squadra Mobile e del commissariato di Acerra, coordinate dalla Dda di Napoli, sono partite a febbraio dello scorso anno. E hanno consentito di raccogliere elementi sull’esistenza dei due gruppi camorristici. Accertato anche il ricorso all’intestazione fittizia di ditte operanti nel settore delle onoranze funebri.

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