Auto, ad agosto doppia stangata, ecco perché

Non c’è pace per i consumatori: in un’estate dominata dal caro-prezzi adesso arrivano notizie di aumenti anche sulle quattro ruote. Da un lato bisogna fare i conti con il rialzo dell’Rc auto, dall’altro con i carburanti che tornano a salire superando in alcuni casi anche due euro al litro (in modalità servito).

L’analisi che riguarda le assicurazioni l’ha redatta l’Ivas (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) che ha messo in luce gli incrementi del 4% su base annua, tra gennaio e marzo, con una media sui contratti a 368 euro. Anche se si tratta di una cifra più bassa rispetto al periodo pre-Covid è scattato l’allarme dalle associazioni consumatori per un nuovo trend che non piace affatto. L’Unione Nazionale Consumatori ha calcolato “un aumento di più di 14 euro in media in un anno” e dal momento che in Italia circolano oltre 43 milioni di veicoli con l’assicurazione, tra cui oltre 32 milioni sono auto, “la stangata determinata dal rincaro delle polizze per la sola categoria degli automobilisti ammonta a quasi 490 milioni di euro su base annua”, ha sottolineato Assoutenti.

L’Ivass ha spiegato che l’aumento dei prezzi ha interessato ogni provincia italiana, da nord a sud, pur con delle differenze tra le stesse: gli incrementi maggiori toccano a Roma con il +8% seguita da Massa Carrara (+6%) e Sassari (+5,9%). Il Codacons non ci sta ed entra a gamba tesa su questi nuovi incrementi che danneggiano le tasche dei cittadini anche perché gli incidenti sono diminuiti e i costi delle compagnie che si occupano dei risarcimenti si sono ridotti. Se a tutto questo si aggiunge che nei due anni di pandemia i ricavi sono nettamente aumentati a causa del blocco delle auto si comprende come questi rincari siano ingiustificati. “Dobbiamo essere consapevoli che stiamo entrando in una nuova fase”, ha dichiarato di recente la presidente dell’associazione delle compagnie assicuratrici, Bianca Maria Farina, sottolineando che si rendono necessarie “riforme organiche del sistema che lo rendano sostenibile nel lungo termine”.

Oltre alla assicurazioni, però, ecco che gli aumenti riguardano anche benzina e diesel: nelle ultime ore StaffettaQuotidiana ha spiegato che sono in forte rialzo le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa con la benzina in modalità self-service a oltre 1,87 euro/litro e il gasolio a 1,72 euro/litro, i prezzi più elevati dallo scorso aprile. Chi viaggia in autostrada, poi, deve mettere in conto che i prezzi medi sulla benzina self service sono saliti a 1,944 euro al litro che diventano 2,189 se viene servita, il gasolio a self service costa mediamente 1,804 euro al litro mentre servito si attesta a 2,067. Tra le cause principali ci sono gli aumenti sulle quotazioni dei prodotti raffinati dopo due forti aumenti consecutivi e il Brent che viene venduto a una cifra maggiore a 82 dollari al barile.

QuotidianEnergia fa sapere che Eni vede rialzi di un centesimo sui prezzi dei propri carburanti mentre Q8 va a +2 centesimi. L’unica buona notizia è che le quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi sono scese dopo gli importanti aumenti dei giorni precedenti forti rialzi delle precedenti sedute. Nelle nostre città, quindi, la benzina servita costa mediamente 2,008 euro al litro (2,002 il dato precedente), con gli impianti colorati i cui prezzi oscillano tra 1,958 e 2,073 euro al litro (i no logo 1,914). La media del diesel nazionale in città, servito, è 1,862 euro al litro rispetto a 1,856 della valutaizone precedente con i punti vendita delle compagnie i cui prezzi sono compresi tra 1,813 e 1,923 euro al litro (no logo 1,763).

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