“Armati di bastoni e caschi” La spedizione punitiva dei collettivi a Roma contro i giovani di destra: 5 feriti

Dopo la Sapienza, lo sfregio violento si ripete in via Sommacampagna dove, dopo giorni di visite intimidatorie e messaggi tutt’altro che subliminali, «un gruppo di ragazzi di estrema sinistra ha oggi aggredito giovani militanti di Azione Studentesca e iscritti alla storica sezione romana». Che le intenzioni vessatorie fossero nell’aria si sospettava già da qualche giorno: ma con il raid di oggi, «gli estremisti di un collettivo studentesco appartenente a una scuola della Capitale ha imbrattato manifesti della sezione e dopo hanno aggredito i ragazzi». Ferendone due che hanno subito percosse tali da dover essere portati al pronto soccorso.

A denunciare quanto accaduto è il responsabile romano di Gioventù Nazionale, Francesco Todde. Il quale, nel ricostruire la vicenda descrive «un crescendo di tensione cui abbiamo assistito in questi giorni», con militanti che arrivavano «”armati” di bastoni e caschi. E accompagnati anche da collettivi de La Sapienza». Poi, passa a raccontare inizio e esiti della spedizione: «Cominciano a strappare e imbrattare i nostri manifesti. Abbiamo due ragazzi che hanno subito percosse e li stiamo portando a refertare al pronto soccorso. Sporgeremo denuncia. Questo clima di violenza politica deve cessare immediatamente».

Un fatto grave, che il vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia), ha commentato, ricostruendone momenti, contorni e clima, in una nota. «Un gruppo di ragazzi di estrema sinistra ha oggi aggredito giovani militanti di Gioventù nazionalenelle adiacenze della storica sede centrale di Via Sommacampagna. In un crescendo di tensione artificialmente creata dalla sinistra, cui abbiamo assistito in questi giorni, sono stati provocatoriamente imbrattati i muri intorno alla sede con scritte ingiuriose e minacce. Mentre i ragazzi di Gioventù nazionale ripulivano i muri dalle scritte,hanno subìto un’aggressione da parte di cinquanta attivisti dei Collettivi e sono poi ricorsi alle cure mediche».

E ancora: «Sono giorni che questi teppisti arrivano “armati” di bastoni e caschi – ha denunciato a sua volta Rampelli –. Questo clima deve cessare immediatamente. Chiederemo al ministro dell’Interno Piantedosi di fare un’attenta azione preventiva per evitare che si inneschi una spirale di violenza contro i nostri ragazzi. E al Pd di dimostrare senso di responsabilità, prendendo ufficialmente le distanze dai movimenti che fanno dell’odio e dell’intolleranza una ragione di vita».

E di cinque giovani aggrediti (due dei quali, di Gioventù Nazionale, sono stati refertati), mentre «erano intenti a ripulire per la quarta volta scritte di odio e minacce» ha parlato anche il coordinatore di FdI Roma e deputato, Massimo Milani. Il quale, nel ripercorrere i drammatici momenti del raid violento ha parlato della necessità di «stemperare il clima di odio che si sta creando». Aggiungendo anche: «Ferma la mia condanna al vile gesto, auspicando la stessa cosa da parte delle forze politiche di sinistra. Non possiamo pensare di fomentare guerriglia e tensioni».

E in conclusione: «Deve essere impegno comune di tutte le forze politiche contribuire ad una corretta dialettica politica senza aggressioni né verbali né fisiche. Ci aspettiamo la collaborazione su vari fronti istituzionali affinché si abbassino i toni e si torni ad un civile confronto. I giovani vanno tutelati dalla violenza. E le istituzioni, dal canto loro, devono garantire ordine e sicurezza. Per questo – ha chiosato Milani – ho richiesto un incontro urgente al Questore di Roma».

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