Ad Ilaria Cucchi mancano le telecamere: sì, aiuterò la sorella di Youns ad avere giustizia. Sposerà le ingiustizie, e le giustizie…

Ilaria Cucchi, dopo anni di battaglie per ottenere giustizia per il fratello Stefano,non vede l’ora di riprendersi la scena. E risponde all’appello lanciato da un’altra sorella, Bahija El Boussettaoui, che vuole la verità sulla morte del fratello marocchino a Voghera per mano di Massimo Adriatici ex assessore ed ex poliziotto. Era stata la sorella di Youns a chiamare in causa Ilaria Cucchi, identificandosi nel suo caso e chiedendo aiuto per le indagini sulla morte di suo fratello.

Il punto è però che, mentre per Stefano Cucchi da subito si sospettarono depistaggi e insabbiamenti e un trattamento fuori dalle regole in carcere, nel caso di El Boussettaoui le indagini sono appena iniziate. E’ un po’ presto per gridare all’ingiustizia o peggio per invocare battaglie di civiltà come fa Ilaria Cucchi. L’unico sospetto che viene in mente è quello allora di una eccessiva voglia di protagonismo, che trova sempre soddisfazione quando si cavalca l’onda anti-leghista.

“Sono estremamente vicina alla sorella della vittima – risponde oggi Ilaria Cucchi in un’intervista a Repubblica – e mi piacerebbe dirle che leggendo questo appello e questa voglia di non piegarsi, il pensiero è tornato a me stessa, a 12 anni fa, quando ero sola, quando mi trovavo a sostenere una guerra nell’immaginario di tutti, prima ancora che nelle aule di tribunale. Penso a me quando mi trovavo a dire che mio fratello Stefano non era un santo né un eroe, ma che non doveva morire”.

“Questa vicenda mi ha particolarmente toccata, anche per le modalità in cui si è svolta – aggiunge – Fin da subito ho cercato di capire ma si fa davvero fatica ad immaginare che si possa uccidere una persona così. Sentiremo dire le più svariate cose sulla vittima, me le aspetto. L’operazione per infangarlo è già iniziata, ma mi piacerebbe ricordare a tutti che a prescindere da chi fosse, da quali fossero le sue scelte di vita, nessuno può annientare i diritti di un altro essere umano”.

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