Abruzzo, Marsilio: “abbiamo sconfitto l’emergenza”. Verso la zona bianca

L’Abruzzo ha scollinato l’emergenza covid. Il traguardo della zona bianca si avvicina. Stando ai numeri dei contagi, la regione guidata da Marco Marsilio è una tra le prime sei regioni italiani ad accarezzare il sogno del ritorno alla normalità. Addio chiusure, coprifuoco,greenpass.

Ieri, con solo 33 nuovi positivi, per la prima volta dopo 7 mesi l’incidenza settimanale dei casi su 100 mila abitanti è scesa a 49.9. Sotto la soglia della zona bianca. “Se il valore resterà stabile o scenderà l’obiettivo è centrato. “Credo che se dal 7 giugno entreremo in zona bianca non subiremo particolari ripercussioni. O recrudescenze dell’epidemia”, dice il governatore intervistato dal Messaggero.  Che non teme l’effetto Sardegna.

“La Sardegna diventò bianca quando la circolazione delle varianti in tutta Italia era appena iniziata. Tanne in poche regioni. Che l’avevano avuta in anticipo. Tra cui l’Abruzzo. E poi la campagna vaccinale era agli inizi”, osserva Marsilio. “La popolazione era ancora molto esposta. E quelle aperture hanno contribuito a far circolare in maniera estesa il virus. Adesso la situazione è molto diversa”.

E l’Abruzzo è un esempio concreto. Passando da essere una delle regione più colpite d’Italia al traguardo della zona bianca. “Già oggi mediamente vacciniamo 10 mila persone al giorno. Tra tre settimane avremo fatto altre 200 mila somministrazioni”, dice Marsilio. “Una percentuale importante della popolazione è stata già raggiunta, soprattutto tra i più fragili ed esposti”.

Grazie a un lavoro mirato che ha dato i suoi frutti. Al primo posto l’individuazione, chirurgica, settimana per settimana, o alla bisogna, delle zone da sottoporre a restrizioni. “Abbiamo unito a questo gli screening massivi sulla popolazione. Pescara è un buon esempio”, continua il governatore di Fratelli d’Italia. “Non si è mai fermata dal fare test rapidi. Una città che è stata la più colpita d’Italia ha reagito con determinazione. Oggi è messa in sicurezza prima di moltissime altre”. Parola chiave chiusure mirate. Una ricetta ripresa anche dal governo negli ultimi provvedimenti. Marsilio, dalle colonne del Messaggero,  rivendica di aver posto da mesi alcune questioni, oggi recepite da Palazzo Chigi.

“Il superamento dell’indice Rt come principale parametro di valutazione. Sostituito dall’occupazione dei posti letto in ospedale”, spiega il presidente della Regione. “Un criterio che abbiamo sempre utilizzato nelle nostre valutazioni autonome”. E poi la scelta di restrizioni in aree limitate. E di scomputare quei valori dall’incidenza complessiva. “A volte al cospetto di piccoli numeri basta un focolaio in una scuola per sconvolgere le percentuali. Così facendo, invece, salvaguardiamo anche il comparto economico e sociale”. Pericolo scampato? Marsilio è ottimista. “Possiamo dire che abbiamo scollinato e siamo sulla strada giusta. Si tratta di aver qualche settimana di pazienza per arrivare a vedere in maniera ancora più concreta i benefici importanti della campagna vaccinale. Credo che vivremo un’estate serena e senza l’incubo delritorno di un’ondata autunnale

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