A Venezia tutti gli applausi sono per Woody Allen: “Sono stato fortunato, mai stato in ospedale…”

“Non credo si possa fare nulla contro la morte, esiste. Lottare contro di essa è impossibile, l’unica cosa che possiamo fare è non pensarci troppo, perché non c’è via di fuga. Non dobbiamo pensarci, meglio cercare distrazioni”. Accolto da un applauso infinito, Woody Allen è arrivato al Lido di Venezia per presentare – fuori concorso – la sua fatica più recente, Coup de chance (Colpo di fortuna), giallo in commedia ambientato a Parigi e recitato in francese, prima volta per il regista newyorchese.

Il perché lo spiega lo stesso Allen: “Quando ero più giovane i film che mi colpivano di più erano quelli europei: francesi, svedesi… Noi registi alle prime armi volevamo fare i film come gli europei. E in tutta la mia vita è quello che ho cercato di fare, poi ho pensato che questo sarebbe stato il mio 50esimo film: adoro la Francia e ho pensato di girarlo interamente in francese anche se è una lingua che non parlo. Mi sono sentito un regista genuinamente europeo. Dal linguaggio del corpo riuscivo a capire le emozioni che gli attori restituivano, senza che io capissi quello che dicevano. Un po’ ciò che accade a ognuno di voi quando vedete un film in una lingua diversa dalla vostra: se gli attori non sono credibili lo capite lo stesso”.

Coup de chance, che arriverà in Italia prossimamente con Lucky Red (anche se venerdì 15 settembre Woody Allen presenterà il film al Cinema 4 Fontane di Roma), parla dell’importante ruolo che il caso e la fortuna giocano nelle nostre vite.

Fanny (Lou de Laâge) e Jean (Melvil Poupaud) sembrano la coppia di sposi ideale: sono entrambi realizzati professionalmente, vivono in un meraviglioso appartamento in un quartiere esclusivo di Parigi, e sembrano innamorati come la prima volta che si sono incontrati. Ma quando Fanny s’imbatte accidentalmente in Alain (Niels Schneider), un ex compagno di liceo, perde la testa. Presto si rivedono e diventano sempre più intimi…

“Come in Match Point anche qui si parla di quanto sia capricciosa la fortuna e di quanto abbia influenza nella nostra vita, certo in modi differenti“, dice ancora Allen, che a proposito della sorte aggiunge: “Sono sempre stato molto fortunato. Ho avuto due genitori che mi amavano, ottimi amici, un matrimonio meraviglioso, dei figli, compirò 88 anni a breve, non sono mai stato in ospedale, non mi è mai successo nulla di terribile. Quando ho iniziato a girare film tutti mi hanno considerato per le cose buone che facevo e non mi hanno considerato responsabile per le altre, sono stati molto generosi con me, sono stato lodato a volte anche a sproposito. Spero che questa buona fortuna possa continuare, è ancora pomeriggio, chissà…”.

Chissà se la fortuna lo potrà riportare a girare un film a New York, l’ultimo – del 2019 – è stato Un giorno di pioggia a New York: “Ho una nuova, bellissima idea per un film da girare a New York. Se qualcuno uscisse dall’ombra dicendo che mi finanzia il film, obbedendo ovviamente a tutte le mie limitazioni, soprattutto quelle relative alla scelta del cast, lo farò sicuramente”.

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