By Lucia Gallo (per ith24)
A Brescia e a Bergamo si aggira uno spettro. È il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Dopo aver ignorato da oltre due mesi le regioni più colpite di Italia, si presenta in ritardo e di notte, come un vampiro. Ma è una passerella inutile, i lombardi e i veneti, più degli altri, hanno avuto modo di conoscerlo bene.
Il viaggio sulle macerie del premier Conte non è piaciuto ai cittadini che si sono sentiti abbandonati e neanche al centrodestra che lo accusano di una “passerella” completamente fuori luogo.
Le critiche più dure arrivano da Roberto Calderoli: “Le province di Bergamo e Brescia hanno avuto, realmente, oltre dieci mila morti per il virus. Ieri sera, dopo due mesi, per la prima volta il signor Conte si presenta in queste province e arriva a Bergamo alle 23:10 quando era atteso alle 20:30. Conte non vuole rispondere alle domande dei giornalisti bergamaschi che lo aspettano da oltre un’ora (risponde che ha già parlato a Milano), poi non è in grado nemmeno di ricordare i nomi di Alzano Lombardo e Nembro che definisce genericamente i piccoli comuni del bergamasco e infine sulla domanda sulla mancata zona rossa in Val Seriana risponde alla giornalista ‘la prossima volta faccia lei il presidente del Consiglio così scriverà lei il Dpcm'”