La caduta di stile di De Benedetti, insulta Meloni: “Dimostra demenza…”. Poi ne ha anche per La Russa

“Giorgia Meloni dimostra demenza, perché è contro l’interesse suo e del nostro Paese”. Lo ha detto l’editore di “Domani” Carlo De Benedetti nel corso del festival del quotidiano a Modena, in un dibattito con la leader Pd Elly Schlein. De Benedetti si riferiva  all’ultimo Consiglio europeo e alle dichiarazioni pronunciate al termine dalla premier improntate alla soddisfazione per l’esito del vertice.

Meloni “non ha ottenuto nulla”, ha affermato De Benedetti, criticando anche la “baracconata” del mettersi ai comandi di un caccia nel corso della festa per i 100 anni dell’Aeronautica militare. Livello bassissimo, frutto di un clima sempre più aspro dove ci si permettono insulti di questo tipo e poi si finge indignazione per le parole di Ignazio La Russa.

Espressioni forti, che sono state subito commentate da Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera. “Siamo orgogliosi che Carlo De Benedetti, naturalizzato svizzero, alterato dal rosso antico, attacchi Giorgia Meloni. Diversamente avremmo dovuto chiedere al Presidente del Consiglio che di sbagliato avesse fatto. La nostra disistima per l’ingegnere della Olivetti è infatti profonda, radicata e motivata. Del resto quando Tronchetti Provera rese noto agli Italiani chi fosse De Benedetti, la querela di quest’ultimo finì in niente. Avvezzo a maturare plusvalenze di centinaia di migliaia di euro, forse perché informato da voci amiche su movimenti di borsa nel settore bancario, all’evidenza ritiene che quello debba essere il ruolo della politica. Con sua grande delusione e rancore noi siamo fatti diversamente, ragione per la quale non ci spaventano di certo i ringhi di De Benedetti: pensa di mordere, neppure ci fa solletico. E se fossimo nella Schlein faremmo gli scongiuri dopo la missione che le ha affidato: mai una volta che un politico preferito dell’ingegnere abbia vinto. Anche solo un boero al bar dello sport”.

E su twitter Guido Crosetto ha commentato: “Un ex cittadino italiano, oggi svizzero certamente per nobili motivi, ha insultato il Presidente del Consiglio con i seguenti epiteti: figurina, fenomeno da baraccone e demente. Per lui, se non riesci a farti prestare, senza garanzie, almeno 1 miliardo da MPS, non vali nulla”. E Maurizio Gasparri annota, sempre su Twitter:  “Le ingiurie di De Benedetti alla Meloni confermano che aver litigato con i figli lo priva di chi lo possa portare da un buon medico. Corra! È urgente”.

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