Ong e trafficanti di esseri umani: ecco come la Schlein vuol riempire l’Italia di migranti

Quella dei migranti è un’emergenza che l’Italia si trova ad affrontare con le armi spuntate, anche a causa dell’assenza dell’Europa in questa partita. Appena il tempo migliora, infatti, il nostro Paese si trova a fare i conti con ondate extra di migranti che mettono a dura prova il sistema di accoglienza e causa problemi anche di sicurezza interna. Nonostante questo, la sinistra e il nuovo Pd di Elly Schlein insistono con il buonismo e l’accoglienza a ogni costo, senza considerare le evidenti difficoltà che vive il Paese anche a causa dell’enorme carico di migranti da gestire, oltre 120 mila, nei centri di accoglienza.

Intervenendo al festival del Domani di Modena, il nuovo segretario del Pd ha seguito l’ennesimo schema ben noto della sinistra, ossia porsi contrariamente a qualunque proposta di soluzione senza fornire alternative. “Il Pd non finanzierà mai più la Guardia costiera libica e mai più firmerà memorandum con la guardia costiera libica. Quelli vanno chiamati come vanno chiamati: sono respingimenti collettivi”, ha dichiarato Schlein, senza però fornire soluzioni per cercare di arginare il fenomeno delle partenze dai Paesi del nord Africa, in particolare modo Libia e Tunisia. L’unica strada che per il segretario del Pd sembra essere percorribile è quella di una nuova Mare Nostrum, il che significa mettere ancor di più l’Italia in prima linea per gli sbarchi, una missione che già ai tempi aveva mostrato tutte le sue criticità, ma sulla quale Schlein non perde occasione per attaccare il premier: “Sul tema migrazioni Giorgia Meloni doveva chiedere una mare nostrum europea anziché dichiarare guerra alle Ong. È tornata da Bruxelles con un pugno di mosche”.

Per l’ennesima volta, ignorando di essere all’opposizione per volontà popolare, la sinistra pretende di dettare la linea di governo a un esecutivo di un altro schieramento, arrogandosi diritti che non le competono. Ed è proprio su questa falsa linea che il segretario del Pd ha l’arroganza di salire in cattedra per dare lezioni agli schieramenti di maggioranza: “Il governo pone a Bruxelles le domande sbagliate“. Gli argomenti di Elly Schlein sono sempre gli stessi, ripetuti quasi a memoria, ma senza una sostanza di base che possa essere usata come spunto per un confronto tra governo e opposizione. Da quelle parti, ancora una volta, non ci so io che accuse: “La propaganda non risolve nulla, gli italiani e le italiane se ne stanno accorgendo. In passato quando si è provato a riformare il Regolamento Dublino la destra non si è fatta trovare, i primi da convincere sono i loro alleati, chissà se con loro ha il coraggio di parlarne Giorgia Meloni”. L’integralismo buonista senza soluzioni è in parte causa dell’emergenza che questo governo sta cercando di risolvere ma in sei mesi di lavoro non è realistico che si pretenda un totale stravolgimento di risultati, frutto di anni di cattiva politica.

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