By Mirko Molteni
Per il suo quinto mandato Vladimir Putin ha incassato applausi dall’alleata Cina. Proprio a Pechino, il presidente russo terrà in maggio la sua prima visita estera dopo la rielezione, stando all’agenzia Reuters, da 5 fonti confidenziali. Il portavoce del Cremlino Dimitri Peskov s’è limitato a dire che «si preparano visite presidenziali ad alto livello».
Sempre ieri, la Cina s’è riproposta mediatrice fra Kiev e Mosca, per il portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian: «Sosteniamo una conferenza internazionale di pace appoggiata da Russia e Ucraina al momento opportuno, su un piano di parità e con discussione equa». A suggello del consolidato potere, Putin ha tenuto un discorso agli agenti del controspionaggio FSB, erede del KGB in cui lui stesso militava, esortandoli a «punire i traditori ovunque si trovino e senza limiti di tempo».
Il che rimanda alle morti sospette di politici e imprenditori russi negli ultimi anni. $ stato confermato che il comandante in capo della Marina Russa, Nikolai Yevmenov, è stato rimpiazzato con l’ammiraglio Alexander Moiseev, insignito in una base di sottomarini a Kronstadt. Yevmenov sarebbe stato punito per aver sottovalutato la minaccia dei droni marittimi ucraini nel Mar Nero, specie i motoscafi-bomba Magura V5, che hanno danneggiato e affondato molte navi russe. E da Londra un rapporto dell’intelligence britannica afferma che «la flotta del Mar Nero starebbe limitando la sua attività». Quanto alla minaccia dei droni aerei sulle raffinerie russe, Mosca s’appresta a difenderle con nuova antiaerea. Per l’istituto americano ISW «Putin cercherà di sfruttare l’affluenza record alla sua rielezione per creare le condizioni di una guerra prolungata».
In tale quadro, i deputati della Duma hanno approvato leggi che cancellano la responsabilità penale dei mercenari arruolati dall’esercito russo. Diventano così definitive le deroghe provvisorie che nel 2023 avevano permesso alla compagnia Wagner di rimpolparsi con detenuti volontari. Sul fronte i soldati russi hanno conquistato il villaggio di Orlivka, vicino alla già espugnata Avdiivka. E il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lamentato: «Da inizio marzo i russi hanno lanciato sull’Ucraina 130 missili, 320 droni Shahed e 900 bombe guidate». Chiede rinforzi in antiaerea: «I Patriot dovrebbero proteggere vite umane, non prendere polvere nei depositi».
Ieri si è riunito alla base di Ramstein, in Germania, il Gruppo di contatto dei 50 Paesi che armano l’Ucraina. Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha spinto gli europei a sopperire al blocco degli aiuti americani. La Germania ha stanziato 500 milioni di euro per 10.000 proiettili d’artiglieria, 100 blindati da fanteria e 100 veicoli da trasporto.
Al Consiglio Ue di domani e venerdì, si parlerà del possibile invio di truppe in aiuto a Kiev.
Si sa che la Francia preme sull’acceleratore. E per il capo del Servizio segreto estero russo Svr, Sergei Naryshkin, «è già in preparazione un contingente francese di 2.000 soldati da inviare in Ucraina». Ma Parigi smentisce, parlando di «provocazione irresponsabile». Il ministero della Difesa francese bolla «la manovra orchestrata da Naryshkin» come un esempio «dell’uso sistematico della disinformazione da parte» di Mosca. Mentre il capo delle forze armate polacche, Wieslaw Kukula, dice che «la Russia sta preparando una guerra contro la Nato».