Dodicesimo giorno di guerra tra Israele e Hamas, che si accusano reciprocamente per il missile caduto sull’ospedale al-Ahli a Gaza. Il razzo ha causato una strage di civili. Secondo Biden, che ha incontrato Netanyahu a Tel Aviv, “a colpire l’ospedale non è stata Israele”. Tel Aviv ha pubblicato video e immagini satellitari che dimostrerebbero la responsabilità dei terroristi. Biden in Israele: accordo con Netanyahu sugli aiuti umanitari a Gaza. Gli assalti alle ambasciate. La giornata di guerra.
Ore 22.09 – Biden a Israele: no campagna contro Hezbollah
L’amministrazione Biden ha esortato riservatamente Israele a non lanciare una campagna militare contro Hezbollah, mentre Washington lavora per impedire che l’attuale guerra si estenda oltre Gaza. Questo è quanto riferiscono al ‘Times of Israel’ due funzionari a conoscenza della questione. Gli Usa riconoscono che Israele debba rispondere al crescente attacco del suo confine settentrionale da parte di Hezbollah dopo l’assalto di Hamas del 7 ottobre, chiariscono i funzionari. Gli Usa hanno poi avvertito Israele di prestare attenzione alle sue risposte militari al fuoco di Hezbollah, spiegando che un errore delle Forze armate israeliane in Libano potrebbe innescare una guerra molto piu’ ampia, aggiungono i funzionari.
Ore 21.55 – Regno Unito sconsiglia tutti i viaggi in Libano
Il Foreign Office del Regno Unito sconsiglia tutti i viaggi in Libano a causa dei rischi associati al conflitto tra Israele e Gaza. Lo riporta Sky News, aggiungendo che i cittadini britannici attualmente nel Paese vengono invitati a partire finché sono disponibili voli commerciali. La decisione segue le violente manifestazioni avvenute oggi a Beirut dopo l’esplosione mortale all’ospedale Al Ahli di Gaza. Da quando è scoppiato il conflitto si è verificata anche un’escalation delle ostilità lungo il confine libanese-israeliano.
Ore 21.48 – Netanyahu a riunione con gabinetto di guerra
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, incontra il suo Gabinetto di guerra presso il quartiere generale dell’esercito a Tel Aviv. Lo riporta il Times of Israel, evidenziando come la riunione segua la visita del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Ore 21.29 – Striscia di Gaza, bombardata scuola a Khan Younis
Ci sarebbero vittime in un bombardamento che ha preso di mira la scuola Abdulaziz a Khan Younis, nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Al Arabiya, attribuendo a Israele la responsabilità del raid. Secondo l’emittente, le ambulanze stanno trasportando le vittime all’ospedale Al-Nasir.
Ore 21.12 Egitto conferma accordo con Israele su ingresso aiuti a Gaza
Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, conferma l’esistenza di un accordo tra Egitto, Israele e altri attori internazionali per consentire l’ingresso di aiuti nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah. In un’intervista ad Al-Arabiya, Shoukry ha afermato di sperare che gli aiuti entrino presto nell’enclave palestinese, ma non ha fornito una tempistica. E ancora, ha aggiunto che l’Egitto lavorerà sotto “la supervisione delle Nazioni Unite e in coordinamento con le sezioni egiziana e palestinese della Croce Rossa”. L’accordo sugli aiuti a Gaza è stato sbloccato in seguito all’incontro tra Joe Biden, oggi in Israele, e il premier israeliani, Benjamin Netanyauh.
Ore 20.51 – Ue, rischi di esecuzioni di Hamas in diretta sui social
“Nei nostri scambi con le piattaforme online, abbiamo chiesto loro espressamente di prepararsi al rischio di trasmissioni in diretta delle esecuzioni di Hamas – un rischio imminente dal quale dobbiamo proteggere i nostri cittadini – e chiediamo garanzie che le piattaforme siano ben preparate per tali possibilità”. Così il commissario Ue al Mercato interno, Thierry Breton, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo.
Ore 20.43 – Mezzaluna Rossa: ci stiamo preparando a consegnare gli aiuti a Gaza
Marwan Jilani, direttore generale della Mezzaluna Rossa Palestinese, ha dichiarato ad Al Jazeera che “nessuno sa se l’assistenza umanitaria tanto necessaria per cui Israele si è accordata con gli Stati Uniti arriverà effettivamente nella Striscia di Gaza. Ci sono dei preparativi, sì”, ha chiosato. E ancora, sulla consegna degli aiuti, ha aggiunto che “ci stiamo preparando in modo che ogni volta che questo valico di frontiera verrà aperto, sfrutteremo questa opportunità per ottenere aiuti cruciali per le persone all’interno di Gaza, in particolare per i pazienti, gli ospedali e le persone in generale”.
Ore 20.23 – Ospedale Gaza, indagine Onu
Un alto funzionario dell’Onu ha chiesto un’indagine delle Nazioni Unite sulle circostanze dell’esplosione mortale avvenuta martedì in un ospedale di Gaza. Lo conferma la Cnn. “Le Nazioni Unite vorranno sicuramente condurre le proprie indagini. E dovrebbero essere fatte molto presto e molto rapidamente”, ha dichiarato alla Cnn il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari e il coordinatore degli aiuti di emergenza Martin Griffiths.
Ore 20.12 – Nuove sirene di allarme in Israele, razzi da Gaza
Suonano ancora le sirene di allarme per i razzi da Gaza nel centro di Israele e nella zona grande di Tel Aviv. Lo ha riferito l’Ansa, che si trova sul posto. In aria si è sentito l’eco delle esplosioni causate dall’intercettazione dei razzi da parte dell’Iron Dome, il sistema di difesa israeliano.
Ore 20.03 – Ministro degli Esteri israeliano: alla fine della guerra il territorio di Gaza diminuirà
“Alla fine di questa guerra, non solo Hamas non sarà più a Gaza, ma anche il territorio di Gaza diminuirà”. Così il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen ad Army Radio, stando a quanto rilanciato dal Times of Israel. Le parole arrivano mentre aumentano le speculazioni di alcuni analisti secondo cui l’Idf cercherà di creare una zona cuscinetto all’interno di Gaza per proteggere meglio le città del confine a sud di Israele.
Ore 19.55 – Israele contro Onu: il Consiglio di Sicurezza ha già dimenticato Hamas
“Non capisco cosa succeda in questo Consiglio di Sicurezza. Undici giorni fa c’è stato un attacco enorme, maggiore dell’11 settembre, e sembra che sia stato già dimenticato”. Così l’ambasciatore israeliano all’Onu, Gilad Erdan. “Non è stata neanche adottata l’azione più semplice, condannare gli attacchi di Hamas”, ha proseguito, sottolineando che i corridori umanitari sono importanti, ma non possono prevenire il gruppo terroristico dal compiere altri attacchi.
Ore 19.43 Abu Mazen: Non passerà piano Israele di sfollare Gaza
Il Presidente palestinese Abu Mazen afferma che il piano israeliano di sfollare i palestinesi dalla loro patria “non passerà e lo affronteremo con tutti i mezzi”. Lo riporta l’agenzia Wafa. Abu Mazen ha espresso il suo apprezzamento per le posizioni dei Paesi arabi che hanno rifiutato lo sfollamento, sottolineando che “il nostro popolo non si inginocchierà, non si arrenderà e prevarrà”, ha concluso.
Ore 19.30 – Tajani: “Esclusa per ora responsabilità Israele in bombardamento ospedale”
“Noi stiamo approfondendo ciò che è accaduto, ma dalle evidenze della nostra intelligence condivise con quelle di altri Paesi non emerge la responsabilità di Israele nel bombardamento dell’ospedale di Gaza”: il ministro degli Esteri Antonio Tajani lo ha detto al Tg4.
Ore 19.15 – Onu, rischio espansione conflitto è reale
L’inviato per il processo di pace in Medioriente delle Nazioni Unite, Tor Wennesland, citato da Al Arabiya, ha avvertito il Consiglio di sicurezza dell’Onu che il rischio di espansione del conflitto tra Israele e Hamas a Gaza è “molto reale ed estremamente pericoloso”. “Temo che siamo sull’orlo di un abisso profondo e pericoloso che potrebbe cambiare la traiettoria del conflitto israelo-palestinese, se non del Medioriente nel suo insieme”, ha affermato collegandosi in video da Doha.
Ore 19.00 – Famiglie ostaggi: “Aiuti a Gaza schiaffo al nostro dolore”
Le famiglie degli ostaggi e dei dispersi israeliani hanno criticato il via libera del governo agli aiuti umanitari a Gaza attraverso l’Egitto: “Un’orribile decisione”.
Ore 18.13 – IdF: 9 missili anticarro dal Libano, 4 intercettati
L’esercito israeliano riferisce di aver “identificato nove lanci dal territorio libanese verso Israele”, di cui “quattro sono stati intercettati dalla difesa aerea dell’Iron Dome”. Nelle ultime ore, aggiungono i militari, “sono stati rilevati diversi lanci di missili anticarro verso le zone di Metulla, Malkia e Manara. L’Idf sta rispondendo con il fuoco verso l’origine dei lanci”. Il portavoce militare ha aggiunto che “poco fa, un drone militare ha contrastato una cellula terroristica che ha sparato colpi di mortaio verso la zona di Turmus”.
Ore 18.00 – Razzi da Gaza dopo la partenza di Biden da Israele
Il presidente degli Usa Joe Biden è ripartito da Tel Aviv a bordo dell’Air Force One. Pochi minuti dopo è ripreso il lancio dei razzi da Gaza contro Israele.
Ore 17.58 – Arabia Saudita ai connazionali: “Lasciate subito il Libano”
L’ambasciata dell’Arabia Saudita in Libano ha invitato i suoi cittadini a “lasciare immediatamente il territorio libanese”. Lo riferisce Al Arabiya.
Ore 17.56 – Biden a Israele: “Non fate gli stessi errori nostri dopo l’11 settembre”
La rabbia che prova Israele dopo l’attacco del 7 ottobre è la “stessa che gli Stati Uniti hanno provato dopo l’11 settembre”: Biden lo ha detto a Tel Aviv, parlando di “shock, dolore, rabbia divorante”. Allo stesso tempo, però, ha ricordato che a causa di quella rabbia “gli Stati Uniti hanno commesso degli errori dopo l’11 settembre”.
Ore 17.45 – Biden: “Non è necessario essere ebrei per essere sionisti”
“Non è necessario essere ebrei per essere sionisti”: Joe Biden lo ha detto durante l’incontro con i sopravvissuti all’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. “Penso che la sicurezza e la protezione a livello mondiale siano ancorate ad Israele”, ha aggiunto.
Ore 17.30 – Biden: “Ok di Israele agli aiuti a Gaza il prima possibile”
“Israele ha accettato di permettere l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza il più presto possibile”: a confermarlo il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in visita a Tel Aviv. Il capo della Casa Bianca ha annunciato anche “100 milioni di dollari di fondi Usa per l’assistenza umanitaria a Gaza e Cisgiordania. Questo denaro sosterrà oltre un milione di sfollati per il conflitto, comprese le necessità di emergenza a Gaza”.