Ue, i deliri di una sinistra senza senso: “Meloni ha le mani sporche di sangue”. FdI: “Siamo inorriditi”

Il dibattito sull’immigrazione si sposta in Europa e i toni si esasperano, da sinistra, peggio ancora che in Italia, allindomani della trasferta del governo Meloni a Cutro. I Paesi che non vogliono trattare con l’Italia la “condivisione” dei problemi relativi al flusso dei migranti verso le nostre coste, fanno fronte compatto. In una lettera sottoscritta, tra gli altri, da Germania, Francia e Svizzera, il Nord Europa punta sui cosiddetti “movimenti secondari”, accusando di fatto il governo Meloni di non fare abbastanza per fermare i flussi di migranti che dall’Italia raggiungono gli altri Paesi europei. Ma è dal gruppo parlamentare di sinistra, in Europa, che arriva l’accusa più squallida e becera, che neanche la sinistra italiana si è permessa di avanzare in questi toni.

“Giorgia Meloni ha le mani sporche di sangue dopo la tragedia di Cutro”, ha detto questa mattina la portavoce del gruppo La Sinistra (The Left) al Parlamento europeo, Sonja Giese (nella foto cerchiata) durante al conferenza stampa di presentazione della Plenaria di Strasburgo. “La Sinistra ha chiesto un dibattito sulla sicurezza e il salvataggio dopo che 70 persone sono morte al largo delle coste italiane. Il naufragio è solo l’ultimo risultato della dura posizione dell’Italia, unita alla prevenzione dell’immigrazione legale da parte dell’Ue e alla chiusura delle rotte più sicure. Sotto il governo Meloni, salvare vite in mare è diventato un atto criminale“, ha aggiunto la donna di sinistra, provocando l’immediata a dura reazione di Fratelli d’Italia, sia a Roma che a Bruxelles.

“Fanno rabbrividire le parole di Sonja Giese, portavoce del gruppo La Sinistra al Parlamento europeo, secondo cui il presidente Meloni dopo la tragedia di Cutro avrebbe le mani sporche di sangue. Aspettiamo una condanna netta da parte di tutte le opposizioni della sinistra italiana, e in particolare dal neosegretario del Partito Democratico Elly Schlein” ha replicato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.

Ed ancora: “Restiamo inorriditi di fronte alle parole pronunciate oggi da Sonja Giese. Si tratta di una violenza verbale inaccettabile e falsa nei confronti del Presidente del Consiglio italiano, che in alcun modo può essere ritenuto responsabile di una tale tragedia che tutti sappiamo essere stato un terribile incidente”, dice in una nota il copresidente del gruppo Ecr Nicola Procaccini, il capo delegazione di Fdi-Ecr Carlo Fidanza e l’eurodeputato di Fdi-Ecr componente della commissione Libe Vincenzo Sofo.

“Ricordiamo alle sinistre italiane ed europee che negli ultimi dieci anni, molti dei quali sotto i loro governi, ci sono stati ben 26mila morti in mare, compresa la strage di migranti a Lampedusa, con il governo presieduto da Enrico Letta. Facciamo quindi appello alle opposizioni affinché non si utilizzino toni così gravi che rendono difficile poter dialogare per trovare un terreno di confronto comune per impedire che tali tragedie si possano ripetere. Le vergognose parole pronunciate dalla portavoce di the Left sono figlie non soltanto di un radicalismo ideologico che fa spavento, ma anche della disinformazione che parte dal nostro Paese e che poi esplode con questa violenza a livello europeo, e infine di una politica che non avendo proposte specula sulle tragedie come quella di Cutro”, concludono gli europarlamentari.

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