[…] Ucraina, l’out out del G7 a Putin

Un avvertimento che si ripete da giorni ma che ieri è stato messo nero su bianco dai ministri degli Esteri dei Paesi del G7 riuniti a Liverpool, Gran Bretagna: «Qualsiasi ulteriore aggressione militare contro l’Ucraina avrebbe enormi conseguenze per la Russia e gravi costi». La diplomazia occidentale riafferma «l’incrollabile impegno per la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina e il diritto di qualsiasi stato sovrano di determinare il proprio futuro» in quella che la ministra degli Esteri inglese Liz Truss definisce una dimostrazione che «le più grandi economie del mondo sono unite».

Non c’è solo il rischio di una reazione militare a un’azione militare russa, ma la prospettiva che ci saranno ulteriori conseguenze economiche per Mosca, che potrebbero avere effetti sull’approvvigionamento energetico dell’Europa. Lo spiega il segretario di Stato Usa Antony Blinken: «Se la Russia attaccherà, è difficile che il gasdotto Nord Stream 2 diventi operativo».

Dopo le minacce conclamate, c’è anche l’invito a risolvere la questione per altre vie: «Siamo uniti nella condanna del potenziamento militare russo e dell’aggressiva retorica contro l’Ucraina – affermano i ministri del G7 – Chiediamo alla Russia una de-escalation, il perseguimento di canali diplomatici e il rispetto degli impegni sulla trasparenza delle attività militari, come chiesto dal presidente Biden nella conversazione con il presidente Putin il 7 dicembre». La ragione: «Ogni uso della forza per alterare i confini è strettamente vietato dal diritto internazionale».

Mosca spiega che dopo l’incontro virtuale a distanza Biden-Putin, il leader russo vorrebbe incontrare di persona il capo della Casa Bianca ma è probabile che se un nuovo incontro ci sarà, si svolgerà di nuovo in videoconferenza. Quanto all’invasione, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, parla di«fake news», lamentando che a crederci sia stato anche Biden. «È arrivato a parlare di una effimera invasione dell’Ucraina perché sembra che gli americani credano che questa non sia una fake news ma la verità». Il portavoce ha poi spiegato che il concentramento di truppe si trova in territorio russo e «non minaccia nessuno». Mentre gli americani hanno militari dispiegati «a mille chilometri dal nostro territorio».

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