“Non sarà più possibile chiudere una scuola in occasione di una festività non riconosciuta dallo Stato”: il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, lo ha detto a Varese, durante la festa della Lega, sottolineando che “il provvedimento è in dirittura d’arrivo”. Provvedimento che segue le polemiche legate alla chiusura di una scuola a Pioltello nel giorno della fine del Ramadan.
Alla luce di questa novità, non sono tardate ad arrivare le polemiche dell’opposizione: “Il provvedimento annunciato da Valditara fomenta divisioni, è il contrario di ciò che dovrebbe fare un ministro della scuola. Pessima azione per il futuro dei nostri territori dove esiste un tessuto multiculturale che la destra preferisce non vedere – ha detto la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella -. Inoltre, si tratta di un’azione totalmente in contrasto anche con il principio dell’autonomia scolastica, si lasci alle scuole la scelta del calendario, in sintonia con le esigenze dei territori”.
Polemiche a parte, Valditara ha fatto anche un altro importante annuncio: “Oggi posso dire che abbiamo trovato 180 milioni per Agenda Nord, un provvedimento che viene incontro alle scuole delle periferie delle città del Nord, aree dove c’è dispersione scolastica e dove sempre più spesso registriamo insuccessi”. E ancora: “Le periferie del Nord devono avere le stesse possibilità formative. Si tratta di un grande piano formativo per supportare i nostri ragazzi. E poi ci sono 400 milioni per il piano estate, per i genitori che hanno problemi quando la scuola chiude”.