Sanremo, Pd stakanovista davanti alla tv: Andrea Orlando e il cuore con la “q”

Il vice presidente del Pd Andrea Orlando, rilascia dichiarazioni ai giornalisti nel corso della Direzione Nazionale del partito a Roma, 7 febbraio 2020. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

By Andrea Tempestini

Fedeli alla linea, anche se la linea non c’è. O meglio, gratta gratta la trovi a Sanremo. Già, perché abbiamo scoperto che la leader Elly Schlein nutre un’antica passione per la kermesse. Dal 2009 amministra un gruppo su Facebook, «TotoSanremo». Lo gestisce tutt’ora in semi-clandestinità: non è accessibile a tutti ma chissà chi ci è finito dentro in tutti questi anni. Meglio stare attenti: «Ho chiesto ai follower di moderare i termini, questo sì», spiegava al Foglio. Poi le pagelline, la segretaria come una Selvaggia Lucarelli qualsiasi: «L’outfit di BigMama è molto bello. Poi mi ha colpito quello di Annalisa, semplice ma efficace. E poi certo Dargen con gli orsetti sul vestito: di lui ho condiviso anche il messaggio che ha lanciato sul palco».

Già, Dargen D’Amico. Quell’appello – «cessate il fuoco a Gaza» – lo ha ripetuto anche venerdì notte. «Bisogna avere il coraggio di imporre il cessate il fuoco», ha scandito dal palco nascosto dietro all’immancabile occhiale da sole, fasciato in una giacca che era tutta uno scintillio dorato. Credibile? Mah. Credibile però per la sinistra, che prova – con alterne fortune – ad elevarlo a nuovo maître à penser (serve cautela: presente che fine ha fatto Chiara Ferragni, eletta paladina progressista all’Ariston proprio un anno fa?).

Insomma, se non sai che dire su trattori e mucca Ercolina – eccoci, alla linea – meglio straparlare del Festival: un appiglio per proporre qualcosa molto politically e altrettanto correct – tra gender, amori fluidi, no-war e riscatto femminista – lo trovi sempre e senza faticare troppo. Poi, certo, quando Dargen dice che «bisogna avere il coraggio di imporre il cessate il fuoco» si capisce cristallinamente che non sa una mazza: pardon, ma imporlo chi?

Tant’è, tra i dem c’è chi si mette nella scia festivaliera di Elly e commenta su X ossessivo-compulsivamente ciò che propone la kermesse. Il caso più sorprendente è quello del seriosissimo Andrea Orlando, ex Guardasigilli, che sempre venerdì notte si è trasformato in una sorta groupie sanremese. Era notte fonda e trascinato dal televoto partenopeo Geolier svettava nella serata della cover, la platea fischiava, qualcuno sdegnato se ne andava. «Angelina Mango vincitrice morale», sentenzia Orlando. Qualcuno lo percula per il verdetto: «È il prossimo striscione del gruppo parlamentare?». Orlando gioca: «È da stanotte che lo stiamo disegnando. Sarà pronto per Lunedì (maiuscolo, ndr). Sempre che il presidente Fontana ci autorizzi ad esporlo».

Chiusa la pratica-Mango, eccolo virare su Geolier: «Inutile che fischiate, Gigi fa la differenza» (e qui è veramente tardi, sono passate le due del mattino). Gigi è Gigi D’Alessio, era sul palco con Geolier, e per il deputato Pd c’è la sua firma sul primo posto in classifica. Lo spezzino Orlando viene poi pervaso dallo spirito di Pulcinella, ne segue freddura politica: quella di Geolier, va da sé, «è chiaramente una canzone contro l’autonomia differenziata». Tra un «Riccardo Fogli strepitoso» e un «beh l’Italia senza Napoli sarebbe ancora l’Italia?», ecco che Orlando nel commentare la qualunque replica a un utente: «Mi spiace. Al quore non si comanda». Quore con la “q”. Glielo fanno notare, «o’ quore mio», risponde gagliardo. Se è una gag non fa ridere. Se cuore con la “q” è un errore (considerate ore piccole e contesto scoppiettante il sospetto è tangibile) beh, fate voi.

Chiudiamo con una doverosa menzione di Alessia Morani, per la quale (date un’occhiata al suo profilo X) da martedì scorso esiste solo Sanremo. È un diluvio: «Angelina Mango? Meravigliosa», «quel che di etnico che dà tanto ritmo». «Che brividi!» per Giorgia. Poi il forza-Amadeus: «Con il record di ascolti chiude qualunque querelle. È un grande professionista» (tiè!). Ma è su BigMama che minaccia la scissione: «Senza le unghie ad artiglio sarebbe perfetta». Perbacco, sarà mica bodyshaming? La segretaria che dice? Attendiamo un verdetto sull’«unghietta ad artiglio” sul mattinale del Pd, ossia «TotoSanremo», la pagina Facebook su cui FestivElly maramaldeggia e detta la linea.

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