Salvini zittisce Saviano: “Governare con la Meloni è diverso dal farlo con Toninelli e Conte”

«Le opere si devono realizzare». Lo ha detto il ministro Matteo Salvini alla Festa della Lega Romagna 2023 a Cervia. «E io voglio creare benessere per i cittadini, creando anche lavoro. Se qualcuno dice che unire Sicilia e Calabria significa unire due cosche, al di là di ogni polemica, non fa un torto a Salvini ma lo fa a milioni di siciliani e calabresi. E quindi, anche Saviano mi può attaccare su tutto ma non su questo, perché io non voglio essere avvicinato alla merda che sono mafia, camorra e ‘ndrangheta»

Un discorso che ha toccato molti temi, quello del vicepremier. L’obiettivo «è che il governo duri cinque anni, non un giorno di meno, quanto ci hanno chiesto gli elettori. E lo si fa con Giorgia Meloni e con Antonio Tajani. È diverso, però, dal governare con Draghi, Pd e Cinquestelle, con Toninelli, Di Maio, Conte. Se essere governisti significa questo lo sono».

Il reddito di cittadinanza? «Chi non può lavorare sarà aiutato, chi può non deve essere mantenuto a spese degli italiani». E sui mutui: «Sto spingendo, insieme al ministro Giorgetti, per far sì che le banche, che stanno guadagnando e facendo miliardi di utili, lascino alcuni di questi euro ai cittadini per pagare i mutui».

Poi Salvini a Cervia si sofferma sulla questione del clima. «Abusare del termine negazionismo è un torto ai morti della Shoah. I manifestanti hanno ragione ma non possono rompere le palle a chi vuole andare a lavorare in autostrada. Poi, io vivo a Milano in cui il sindaco non fa entrare chi non ha le macchine in una certa maniera, di una certa cilindrata. Quindi non sta aiutando i cittadini perché non tutti hanno i soldi per comprarsi quelle di ultima generazione. Di conseguenza, l’ambiente sì, ma senza danneggiare le persone».

«Mando un saluto a Silvio Berlusconi, che non c’è più, e che ci manca tantissimo. Mancherà tanto al centrodestra, che non troverà una figura come lui, manca a me e manca a tutti», ha continuato Salvini. «L’ultima volta che l’ho visto mi ha detto “Matteo ti vedo stanco, lavori troppo”. Ma lui fino all’ultimo si è interessato di quello che succedeva, soprattutto di ridurre le tasse agli italiani».  Rompere con Le Pen per i Popolari? «No, io preferisco Le Pen a Macron. Sarebbe maturo da parte di tutto il centrodestra non di dire di no ad un movimento politico del centrodestra europeo. Sennò c’è il rischio Spagna…».

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