Salvini a processo per il caso Gregoretti, il pm chiede l’archiviazione. La pagliacciata della sinistra è alle battute finali

Caso Gregorettiil pm chiede l’archiviazione per Salvini. E il processo si risolve in una bolla di sapone che sbugiarda le manovre a orologeria della sinistra. Dunque, tutto torna ai blocchi di partenza. Il pm di Catania Andrea Bonomo ha chiesto al Gup Nunzio Sarpietro l’archiviazione per il reato di sequestro di persona aggravato per Matteo Salvini. Perché il fatto non sussiste…

Di più. Da quanto si apprende da fonti della Lega, la difesa dell’ex ministro ha chiesto sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste. In subordine, approfondimento probatorio da parte del giudice, al fine di accertare se le procedure di sbarco indicate nel capo di imputazione sono tutt’ora seguite dal governo Conte 2. Anche procedendo all’audizione del ministro Lamorgese. E ancora. In base a quantro riferisce l’AdnKronos, la difesa di Salvini ha chiesto inoltre al gup di ascoltare dei testi a favore dell’ex ministro dell’interno. L’avvocato Giulia Bongiorno ha sollecitato di sentirli prima di decidere se rinviare a giudizio o il non luogo a procedere per il leader della Lega.

Ora, si attende il responso del gup di Catania, entrato in camera di consiglio per decidere sulle richieste di accusa e difesa. L’ex ministro è rimasto in aula con il suo legale Giulia Bongiorno. Fuori dell’aula, invece, è arrivato anche il senatore Ignazio La Russa (Fratelli d’Italia), che ai microfoni dei giornalisti ha dichiarato: «Sono qui per esprimere solidarietà a Salvini. 

Sono molto fiducioso dell’azione della magistratura impegnata in questa udienza. E confido in un esito positivo e rapido», ha detto aggiungendo infine: Non sono entrato in aula ma ho sbirciato: il mio convincimento è che il giudizioso sarà positivo».

Il leader leghista è arrivato di fronte al gup dopo la richiesta di giudizio fatta dal Tribunale dei ministri di Catania. Richiesta che ha ottenuto il via libera del Senato lo scorso 12 febbraio. L’accusa formulata è quella di aver «abusato dei suoi poteri, privando della libertà personale 131 migranti a bordo dell’unità navale Gregoretti della guardia costiera italiana. Dalle 00:35 del 27 luglio 2019, fino al pomeriggio del 31 luglio». Quando, nell’ambito di un accordo per la distribuzione dei migranti in altri cinque paesi Ue, fu disposta l’autorizzazione allo sbarco nel porto di Augusta.

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