“Rispondo con i risultati, non con le chiacchiere”: la lezione di stile del Premier Meloni alla sinistra che cerca solo ‘o burdell’

By Massimo Balsamo

Giorgia Meloni tira dritto. Criticata persino per aver posticipato la conferenza stampa di fine anno a causa di una malattia, la leader del governo pensa ai fatti e i numeri sorridono al suo esecutivo. L’ultimo grande argomento della sinistra per provare a delegittimare il centrodestra è Acca Larentia, la commemorazione con saluto fascista. Sì, il solito allarme fascista, un cavallo di battaglia dei dem. L’ultima sparata è arrivata da Elly Schlein: “Meloni condanni o è ostaggio del passato”. La replica del presidente del Consiglio non s’è fatta attendere: l’ennesima lezione alla sinistra.

“Agli attacchi gratuiti e alle polemiche strumentali degli ultimi giorni da parte di certa opposizione, questo governo continua a rispondere con fatti e risultati“, ha esordito Meloni in un post pubblicato sui social network. Tanti i risultati positivi centrati dal governo negli ultimi mesi, il premier ha evidenziato sul punto: “Soddisfatta in particolar modo delle ultime rilevazioni Istat che certificano i segnali positivi in tema di lavoro, con la disoccupazione che scende e l’occupazione che in un anno è aumentata di oltre 500mila unità”. L’obiettivo non è quello di alimentare polemiche con un’opposizione scarica, ma dare risposte agli italiani: “Dati incoraggianti che ci spingono a fare sempre meglio, con politiche concrete per tagliare le tasse ai lavoratori, aiutare chi produce ricchezza e chi crea occupazione. Per un’Italia che riparte dal merito e dalla crescita”.

Come anticipato, nelle ultime ore la sinistra ha chiesto in modo ossessivo-compulsivo al premier Meloni di condannare ciò che in più di un’occasione ha condannato, quella stessa sinistra che non ha pronunciato una parola di condanna per gli assassini di Acca Larentia. Un’altra grande incoerenza dell’opposizione riguarda la richiesta di sciogliere le organizzazioni neofasciste: Meloni sarebbe infatti colpevole di non aver fatto ciò che presidenti del Consiglio e ministri espressioni della sinistra avrebbero potuto fare nei lunghi anni al governo. La leader di Fratelli d’Italia ha preferito evitare di alimentare le polemiche, anche perché la risposta a Schlein & Co. è arrivata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi:“Quanto alle ulteriori iniziative da porre in essere per lo scioglimento di organizzazioni di carattere eversivo, ricordo che la particolare complessità dei presupposti previsti dalla normativa vigente è confermata dalla limitata casistica applicativa sinora registrata e dalla circostanza che governi, anche sostenuti dalla parte politica degli onorevoli interroganti, non hanno mai adottato iniziative in tal senso”.

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