Repubblica da maestra esperienza prova a seminare zizzania, Berlusconi la inchioda spalle al muro: “Frasi mai dette né pensate”

A meno di una settimana dal voto per le Regionali torna puntuale il repertorio proposto da certa stampa sul “centrodestra spaccato”, sulle fibrillazioni azzurre e leghiste per l’eccessiva crescita di FdI, sul malcontento del Cav per questa destra così tanto destra. Un tormentone stantio, che ha ampiamente dimostrato di non avere alcuna efficacia e sul quale, comunque, alcuni giornali si ostinano a fare titoloni e paginate, non si capisce se per semplice mancanza di altri argomenti o masochismo. In ogni caso, quale che sia la ragione, Repubblica oggi ha informato i suoi lettori, in prima e a tutta pagina, che «Berlusconi si smarca» e che in Lombardia preferirebbe perfino votare Moratti. Risultato: una bella smentita secca di prima mattina.

«Un articolo di Repubblica attribuisce al presidente Silvio Berlusconi parole e concetti che non ha mai pronunciato e nemmeno pensato: è, dunque, privo di fondamento», si legge in una nota di Forza Italia, che evidentemente alla faccenda non ha voluto dedicare una parola una che fosse più del necessario. «Meloni sprona gli alleati a rimanere uniti su elezioni e giustizia. Ma il leader di Fi: temo la svolta a destra, voterei Moratti», è il sommario della prima pagina di Repubblica di oggi, mentre nell’articolo all’interno si racconta di una «confidenza» che il Cav avrebbe fatto a «uno storico consigliere che gli è rimasto vicino». Segue virgolettato con le presunte parole del Cav: «Per colpa di Fratelli d’Italia stiamo andando troppo a destra. Non si vince senza un centro moderato. Fosse per me, in Lombardia voterei Moratti».

L’ipotesi è talmente assurda che la stessa Repubblica sente la necessità da un lato di precisare che Berlusconi «non ce l’ha con l’uscente Attilio Fontana, ovviamente, né sosterrà la candidata del Terzo Polo a scapito della coalizione di cui fa parte» e dall’altro di mettere le mani avanti, anticipando che il Cav «ovviamente negherà in pubblico quanto confidato in privato». In pubblico, riferisce ancora il quotidiano, dando conto della manifestazione di ieri a sostegno di Francesco Rocca. Berlusconi ha invece detto che «non riusciranno mai a dividere il centrodestra», rivendicando, come sempre fa, il ruolo di FI all’interno della coalizione. Un passaggio che Repubblica legge non come la naturale postura di un leader di partito e fondatore del centrodestra, ma come un segnale della presunta «rabbia per l’ingratitudine» di Meloni.

«La verità – prosegue ancora il quotidiano – è che da giorni girano sondaggi riservati clamorosi» che, in sintesi, registrano una inarrestabile crescita di FdI. Sondaggi «che hanno agitato le segreterie della maggioranza», sostiene ancora Repubblica, a sua volta non esente da sospetti di frustrazioni. Così, posto che pure il tentativo di mettere in difficoltà il governo e FdI col presunto caso Donzelli-Delmastro è fallito, che fare? Ma ovviamente ripiegare sull’evergreen “centrodestra spaccato” e fa niente che non abbia mai funzionato.

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