Raid contro Hezbollah in Libano, e la fanteria israeliana invade Gaza

Iniziata l’operazione di terra dell’esercito di Israele a Gaza. Attacchi navali e aerei, una pioggia di missili sulla capitale della Striscia in quella già ribattezzata come “la notte peggiore dall’inizio della guerra”, lo scorso 7 ottobre. “Non è ancora l’invasione”, comunica Tel Aviv precisando di aver colpito 250 obiettivi di Hamas, inclusa una rete di tunnel terroristici. Ora il rischio concreto è che le tensioni in Cisgiordania e a Nord, al confine con il Libano con Hezbollah, si trasformino in guerra aperta. Si attende la reazione dell’Iran. Nel frattempo l’Onu approva una risoluzione per chiedere l’immediato cessate il fuoco, senza mai menzionare Hamas. Per questo, l’Italia si è astenuta mentre l’ambasciatore israeliano parla di “giorno dell’infamia”.

Ore 9.07 – Tajani, “14 italiani a Gaza, sono vicini al valico di Rafah”
Si trovano “vicino al valico di Rafah” con l’Egitto i “14 italiani che si trovano nella Striscia di Gaza” ai quali si aggiungono “5 loro familiari”. Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo su Rai 3, affermando che “per noi la priorità è seguire i nostri concittadini che speriamo possano uscire quanto prima dal valico di Rafah. La nostra ambasciata al Cairo è pronta ad andarli a prendere”. Tajani ha spiegato che “nonostante il blackout siamo riusciti a entrare in contatto con tutti gli italiani, grazie al nostro consolato a Gerusalemme”. 

Ore 8.54 – “Forze israeliane sono ancora all’interno della Striscia”
La fanteria, le forze di ingegneria da combattimento e i tank delle Forze di difesa israeliane sono ancora all’interno della Striscia di Gaza mentre continua l’attacco di Israele contro Hamas. Lo riporta il Times of Israel. L’Idf ha descritto il raid come una “attività di terra estesa”, piuttosto che un’offensiva di terra completa. Nella notte le Forze di difesa hanno colpito 150 obiettivi di Hamas e hanno ucciso il capo dell’aeronautica del gruppo, Atsam Abu Raffa, uno degli ideatori dell’attacco contro le comunità israeliane del 7 ottobre. 

Ore 8.42 – Israele, colpito sito Hezbollah nel sud del Libano
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato di aver effettuato un attacco aereo notturno contro un sito di Hezbollah nel sud del Libano. L’attacco, secondo l’Idf, è stato effettuato in risposta a un lancio di razzi diretto verso Israele. Ne danno notizia i media israeliani tra cui il Times of Israel. Nella notte l’Idf ha colpito anche 150 obiettivi di Hamas nel nord della Striscia di Gaza, in particolare i tunnel sotterranei. 

Ore 8.12 – Onu, “Perso contatti con tutto il personale Striscia”  
L’Onu, le sue agenzie e le organizzazioni umanitarie internazionali hanno fatto sapere di aver perso i contatti con tutto il loro personale nella Striscia di Gaza a causa del blackout e del collasso delle reti di comunicazioni nell’enclave palestinese. Il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha aggiunto che l’organizzazione ha perso i contatti anche con “le strutture sanitarie, gli operatori sanitari e gli altri nostri partner umanitari sul campo”, una situazione che allarma “per i rischi immediati alla salute dei pazienti vulnerabili”. 

Ore 7.41 – “Ucciso il capo di Hamas che guidò l’attacco in parapendio” 
L’esercito israeliano ha reso noto di aver ucciso il capo dell’aviazione di Hamas nella Striscia di Gaza, nei bombardamenti della notte su Gaza. Secondo Israele, Atsam Abu Raffa era stato uno dei pianificatori dell’attacco contro le comunita’ israeliane del 7 ottobre, in particolare aveva guidato i terroristi che si erano infiltrati nel territorio israeliano con i parapendii.

Ore 7.21 – Khan Younis, colpita da Israele rete tunnel vicino Rafah
Una rete di tunnel lunghi anche due-tre chilometri, a dodici metri di profondita’, utilizzati dai miliziani di Hamas per trasportare armi e fuggire agli attacchi, ma anche per trasferire gli ostaggi israeliani. Cinque di questi sentieri sotterranei sarebbero stati distrutti dalle forze aeree israeliane. La Difesa israeliana ha mostrato una mappa, in cui sono indicati gli obiettivi colpiti: uno sarebbe a North Gaza, al confine con Israele, un altro a Deir Al-Balah, il terzo a Gaza e altri due nella zona meridionale della Striscia, entrambi nell’area a sud di Khan Younis, a poca distanza da Rafah, la porta d’accesso all’Egitto. Alcuni di questi tunnel, secondo l’intelligence di Tel Aviv, potrebbero essere stati riempiti di esplosivo per trasformarli in trappole per i soldati israeliani.

Ore 6.59 – Incursione israeliana nel campo di Jalazone in Cisgiordania
Le forze israeliane hanno effettuato una incursione nel campo profughi di Jalazone, nei pressi di Ramallah, in Cisgiordania. Lo riferisce l’emittente qatariota “Al Jazeera”, mentre sono in corso violenti scontri a fuoco nella striscia di Gaza tra Israele e i combattenti del movimento palestinese islamista di Hamas. I militari israeliani sarebbero entrati all’interno del campo portando con se’ un bulldozer, per distruggere alcuni edifici costruiti senza i necessari permessi. 

Ore 5.24 – Israele mostra mappa con i 5 tunnel di Hamas distrutti
Le forze armate israeliane hanno mostrato una mappa in cui sono indicati i cinque tunnel usati da Hamas e che sarebbe stati distrutti nelle ultime ore dall’aviazione israeliana: sono quelli di North Gaza, Deir al-Balah e Khan Younis, al confine con Israele, Gaza e Rafah, dove si trova il varco d’accesso all’Egitto utilizzato per far entrare nei giorni scorsi i primi aiuti umanitari diretti alla popolazione palestinese. 

Ore 4.38 – Uccise a Gaza 54 persone delle Nazioni Unite
E’ salito a 54 il numero dei membri dello staff delle Nazioni Unite uccisi a Gaza. Alle vittime dei giorni precedenti del conflitto vanno aggiunte le 14 registrate nelle ultime 24 ore. Lo si evince da un rapporto diffuso della UN Relief Works Agency for Palestine Refugees (UNRWA).

Ore 4.11 – Blackout telefonico a Gaza, gente nel panico
Le linee telefoniche nella Striscia di Gaza sono al limite del collasso. Lo riporta il New York Times. Le due maggiori compagnie telefoniche palestinesi, Jawwal e Paltel, hanno dichiarato che i servizi internet e telefonici sono in blackout. Questa situazione sta aumentando il panico tra le persone, che si sentono isolate e sotto assedio. Raggiunto su Whatspapp, Belal Khaled, un fotografo freelance palestinese, ha descritto le scene di panico tra i residenti radunati all’ospedale Nasser. “La gente è spaventata, si sente in un limbo, non sa che cosa sta succedendo attorno”. 

Ore 2.48 – Hamas, “pronti a reagire con piena forza”
Hamas ha fatto sapere che i suoi militanti a Gaza sono pronti ad affrontare gli attacchi israeliani con “piena forza” dopo che l’esercito israeliano ha ampliato gli attacchi aerei e terrestri contro l’enclave palestinese. L’esercito Israele ha intensificato i bombardamenti e sta espandendo le operazioni di terra nella Striscia di Gaza. Una serie estesa di esplosioni ha illuminato il cielo sopra Gaza City dopo il tramonto e un corrispondente di Al Jazeera ha detto che il nord di Gaza e’ stato colpito da raid aerei e artiglieria. 

Ore 2.11 – Hamas, nessun negoziato dopo gli ultimi raid
“C’erano negoziati e anche sforzi politici per arrivare a una intesa” sul cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri, ma “dopo gli ultimi raid di Israele su Gaza” non ci sono più colloqui. Lo afferma il portavoce di Hamas, Osama Hamdan, citato da al Jazeera. 

Ore 1.59 – “Eliminare Hamas come il mondoha fatto con nazisti e Isis” 
Il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen critica la “spregevole” risoluzione delle Nazioni Unite che sollecita il cessate il fuoco. Cohen denuncia “spregevole” la risoluzione della Giordania approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco a Gaza, nel mezzo della guerra in corso scatenata dall’assalto di Hamas nel sud di Israele il 7 ottobre. “Israele intende eliminare Hamas proprio come il mondo ha affrontato i nazisti e l’Isis”, dice Cohen. 

Pubblicato da edizioni24

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