Napoli, scritta choc: “Nordio a morte”. Gli anarchici minacciano ancora

By Giovanni Fiorentino

Una vera e propria minaccia di morte diretta al ministro della Giustizia Carlo Nordio, seguita dalla “firma” inconfondibile degli anarchici. È comparsa nelle scorse ore a Napoli, vergata su un muro di una delle stazioni della metropolitana con l’utilizzo della vernice spray. A segnalare l’accaduto è stato Severino Nappi, capogruppo della Lega nel consiglio regionale campano, tramite una nota pubblicata sulla propria pagina Facebook. Un post con il quale l’esponente del Carroccio condanna duramente il gesto e chiede alle forze dell’ordine uno sforzo per arrivare ad individuarne i responsabili. Stando a quanto ricostruito, l’atto vandalico di stampo politico ed intimidatorio si sarebbe concretizzato con tutta probabilità nelle ore notturne e sarebbe stato compiuto da alcuni militanti del mondo anarchico. Lo si evince dalla “A” cerchiata che correda la frase “Nordio a morte”, per una scritta che occupa in altezza l’intera parete.

Si sarebbe trattato di un vero e proprio blitz, a quanto pare: gli autori del gesto avrebbero agito sfruttando l’assenza di testimoni, per poi darsi rapidamente alla fuga. A segnalare tutto a Nappi sarebbero stati in primis alcuni utenti della metropolitana. Stando poi a quel che riporta la stampa locale, dell’accaduto è stato messo al corrente il sindaco Gaetano Manfredi, che avrebbe già dato mandato agli addetti alle pulizie di rimuovere la scritta in questione (e che a quest’ora dovrebbe quindi esser stata rimossa). “Una scritta vergognosa e inaccettabile, comparsa su un muro della stazione Salvator Rosa della metropolitana di Napoli – ha scritto Nappi sui social, manifestando solidarietà al ministro Nordio – massima vicinanza e solidarietà al Guardasigilli: questi messaggi inquietanti, di matrice anarchica, non fermeranno una riforma della giustizia fondamentale per il Paese”. A suo dire potrebbe quindi trattarsi dell’azione intimidatoria di un gruppo di anarchici in segno di protesta contro la riforma.

Ci sarebbe poi (perlomeno in linea teorica) la possibilità che qualche telecamera del circuito di videosorveglianza possa aver filmato l’accaduto e che possa quindi fornire indizi potenzialmente utili volti ad identificare i responsabili. Ed è lo stesso Nappi ad augurarsi che questi ultimi siano individuati al più presto. Non risparmiando quella che ad occhio e croce sembra una vera e propria “stoccata” ad alcuni esponenti politici locali di area progressista. “Con la speranza che gli autori di queste vili minacce vengano immediatamente individuati – ha scritto in una nota, a conclusione della sua segnalazione – invito certi rappresentanti istituzionali campani ad abbassare i toni e a non utilizzare più un linguaggio da lotta armata”.

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