Mission Impossible, Tom Cruise in visita da Meloni a Palazzo Chigi

Tom Cruise è stato ricevuto a Palazzo Chigi da Giorgia Meloni. La notizia dell’incontro tra il premier e l’attore, a Roma per il lancio mondiale del settimo capitolo della saga di Mission impossible, è arrivata a sorpresa: nessun annuncio al riguardo era giunto fino a pochi minuti prima del colloquio. Scontato, invece, il bagno di folla cui è andata incontro la star di Hollywood a piazza di Spagna (e non solo), dove era stato allestito il red carpet per la première della pellicola Dead Reckoning Part One, che è stata girata tra la Capitale e Venezia all’inizio del lockdown e sarà nelle sale il 13 luglio.

Cruise è arrivato a Palazzo Chigi scortato da un corteo in stile presidenziale: sei mezzi, due berline con vetri oscurati, su una delle quali viaggiava lui, e quattro Van. Dopo circa 30 minuti l’attore ha lasciato la sede del governo. «Lieta che la Capitale d’Italia sia protagonista dell’ultimo film di Tom Cruise. Oggi a Roma la prima mondiale. Le “mission impossible” sono anche il nostro pane quotidiano al governo», ha scritto poi su Instagram Meloni, postando una foto con Tom Cruise

Nel corso delle numerose interviste rilasciate sul red carpet, Cruise non ha mancato di sottolineare anche il suo impegno a difesa dell’industria del cinema, delle persone che vi lavorano, delle grandi sale per le proiezioni, parlando della necessità di fare squadra, dai governi agli operatori, per mantenere il settore sempre vivo e vitale. “Il mio obiettivo da bambino, sin da quando ero piccolo, era fare film e viaggiare per il mondo. E non essere solo un turista, ma lavorare in quel mondo e viverci e capire la loro cultura”, ha detto Cruise, rendendo un particolare omaggio a Roma: “È straordinario essere in questa splendida città del cinema“.

Giovedì, ancora una volta a sorpresa, Meloni aveva ricevuto Elon Musk, tornato nel tardo pomeriggio a Palazzo Chigi per incontrarla dopo che in mattinata era già stato a colloquio con il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il premier e il patrone di Tesla, Twitter e SpaceX erano rimasti a colloquio per circa un’ora e mezza parlando di deregulation europea, rischi legati all’intelligenza artificiale e denatalità. Un colloquio contraddistinto da un clima estremamente cordiale e socievole, che ha confermato la grande capacità attrattiva del governo verso soggetti che rappresentano l’eccellenza nel loro settore

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