Meloni categorica ad Avvenire: “Famiglie al primo punto del programma, serve un piano imponente”

“Chiediamo una missione europea, di concerto con le autorità del Nord Africa, che serva a fermare le partenze e a bloccare la tratta di esseri umani”. Lo dice Giorgia Meloni, intervistata dal quotidiano della Cei, Avvenire, spiegando il senso del blocco navale.

“Un piano – dice la leader di FdI al quotidiano dei Vescovi  – che prevede l’apertura di hotspot gestiti dalla Ue e ne territori extra europei, per valutare le richieste d’asilo e distribuire poi equamente tra i 27 Paesi membri chi ha diritto alla protezione. È questo piano, che noi di FdI chiamiamo blocco navale, ma che si può definire in molti altri modi”.

Al quotidiano che oggi, come ogni domenica, è distribuito in tutte le parrocchie italiane, la Meloni ha sottolineato l’importanza della natalità per il futuro del Paese. “È il primo punto del nostro programma perché se non torniamo, come dice il presidente dell’Istat Blangiardo, a produrre ‘Pil demografico’ l’Italia è destinata a scomparire. Serve un piano imponente, anche sul fronte culturale, per riscoprire la bellezza della genitorialità. Tante le cose da fare: progressiva introduzione del quoziente familiare, aumento dell’assegno unico e universale, riduzione dell’aliquota Iva sui prodotti per la prima infanzia, incentivi alle aziende che assumono neomamme, sostegno ai Comuni per aiutarli ad assicurare asili nido gratuiti e aperti fino all’orario di chiusura di negozi e uffici”.

“Vogliamo poi – ha proseguito la leader di Fratelli d’Italia nell’intervista a Marco Iasevoli e Vincenzo R. Spagnolo  – che le famiglie con disabili possano contare su sostegni concreti, anche aumentando la quota deducibile dalle tasse per le spese sostenute dalle famiglie per l’impiego di badanti per persone non autosufficienti” spiega ancora la Meloni. A proposito, invece, del post voto, la leader di Fdi ha chiarito sulle parole pronunciate da Guido Crosetto proprio al quotidiano della Cei: “”Unire le forze migliori? Guido Crosetto non parlava del governo, ma della necessità di uscire dalle contrapposizioni ideologiche e liberare le energie migliori per affrontare le sfide che abbiamo davanti. No a governi arcobaleno”.

La Meloni parla anche dell’ereditàlasciata da dieci anni di centrosinistra a dai conti disastrosi. “Il Pnrr è una grande occasione e non va sprecata – dice ancora la Meloni ad Avvenire– Occorre accelerarne l’attuazione, perché molti interventi sono in ritardo. È lo stesso ministro dell’Economia Franco a dirlo: dei circa 15 miliardi che dovevano essere spesi al 31 dicembre 2021 ne sono stati spesi poco più di 5, molti dei quali su progetti già in corso e rifinanziati. Poi è necessario portare avanti un suo mirato aggiornamento, rimodulando le risorse italiane del Fondo complementare e proponendo alla Commissione Ue di sostenere modifiche specifiche nell’ambito di quanto previsto dal regolamento Ue”.

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