M5s, Di Battista come Renzi: farà un nuovo partito. Ma lui batte i pugni sulla scrivania: non sono come Renzi…

Alessandro Di Battista farà come Renzicon Italia Viva” con un nuovo partito quando ha fatto la scissione dal Pd. “Sappiamo che ci sono contatti con l’Italia dei valori”. Lo sostengono fonti M5S, in vista dell’annunciato intervento social che l’ex deputato grillino terrà domani. Dibba ha annunciato importanti comunicazioni domani sulla sua pagina Instagram. E molti pensano a un suo nuovo partito.

La risposta dell’ex pentastellato non si fa attendere. Di Battista sull’eventualità di un nuovo partito, replica a muso duro. “Invito i miei ex-colleghi che hanno scelto legittimamente di passare dal Sì Conte NO Renzi al NO Conte Sì Renzi Sì Lega Sì Calenda Sì Bonino Sì Berlusconi Sì Draghi, a non passare (oltretutto coprendosi dietro fantomatiche “fonti”) stupidaggini del genere sul mio conto ai giornali. Non ci fate, onestamente, una bella figura. Sono uscito dal Movimento, vivo la mia vita, non mi occupo di correnti, scissioni, nuove forze politiche. Ho solo idee diverse dalle vostre. Rispettatele senza comportarvi da infantili avvelenatori dei pozzi. State al governo? Occupatevi della classe media e della piccola e media impresa. Non di me. Patti chiari e amicizia lunga. P.S. Paragonarmi a Renzi significa paragonarmi ad un vostro alleato di governo”.

Insomma, Di Battista non ci sta proprio a passare come Renzi. Tuttavia, Ignazio Messina, segretario dell’Italia dei Valori conferma le indiscrezioni grilline su una trattativa con transughi M5s. “Sì, ci sono stati contatti con  alcuni parlamentari dissidenti del m5s per creare un nuovo gruppo al Senato. Mettere a disposizione il simbolo dell’Idv per finalità meramente tecniche non ci appassiona. Di contro, se c’è un progetto politico nuovo partendo da idee e valori condivisi, da parte nostra c’è una collaborazione piena”. A precisa domanda, Messina resta però vago. “Chi mi ha cercato? Si dice il peccato ma non il peccatore. Se è stato Lannutti? Con Lannutti c’è una vecchia amicizia, ma questa è un’altra cosa”, risponde.

“Le espulsioni – prosgue l’esponente dipietrista – sono state una decisione drastica. La scelta di appoggiare Draghi non dico che è contro natura ma sicuramente è stata difficile da digerire per molti grillini. Sull’autorevolezza di Draghi c’è poco da dire ma le espulsioni sono una soluzione estrema”.

C’è spazio per un progetto politico dei ribelli grillini? “Credo ci sia uno spazio enorme e questo lo dimostrano gli ultimi sondaggi: il 48% di italiani è indeciso rispetto a ciò che sta accadendo, molti non si ritrovano in queste scelte. Creare un nuovo progetto credibile, coerente e serio può avere un notevole consenso. Può togliere dall’imbarazzo tanti che non sanno più a cosa aggrapparsi”, conclude.

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