Lo spettacolo indecoroso: trans contro gay al Pride di Rimini. Prima la rissa poi le accuse di “discriminazione” (Video)

Al Pride di Rimini va in scena l’immortale maschi contro femmine o, per meglio dire, gay contro trans. Tiene banco e spopola con il video sui social la faida interna avvenuta domenica nel corso dell’ennesima parata, stavolta a Rimini, di domenica scorsa, in occasione del Summer Pride.

In una lettera inviata alle redazioni dei giornali, le transfemministe, il gruppo che si identifica come collettiva “queer Pride Off”, denuncia che durante l’evento al Parco del Mare si sarebbero registrate “aggressioni fisiche e verbali”. Nella denuncia si legge: “Alla partenza, dopo inutili tentativi di trovare una mediazione con lo staff del Summer Pride che voleva destinarci la coda del corteo, mettendoci in fondo dopo i carri degli sponsor e dei locali, alcune compagne hanno subito violenza da un componente del direttivo di Arcigay sopraggiunto a spintonarci e a tentare di rovesciare il risciò e con esso l’impianto posizionato sopra”.

Sui video social si vedono momenti di tensione, con un uomo – presumibilmente un esponente di Arcigay – che cerca di fermare il mezzo delle attiviste e di spostarlo (forse non proprio rovesciarlo). Arcigay si difende dalle accuse dicendo che non c’è stata alcuna aggressione, non è stata presentata alcuna denuncia, e che eventi come il Summer Pride sono molto complessi da gestire, vengono organizzati in accordo con la questura e ci sono precisi protocolli di sicurezza da rispettare e sottoscrivere, cosa che le contromanifestanti non avrebbero fatto, anzi, avrebbero deliberatamente cercato lo scontro per poi fare baccano sui social. D’altronde, le attiviste del Pride Off accusano gli organizzatori del Pride ufficiale di averle voluto relegare alla coda del corteo, tra gli sponsor, con i quali non vogliono essere confuse, rivendicando il loro attivismo politico e la loro militanza di lungo corso.

Al momento, non risulterebbero però denunce alle forze dell’ordine. Un po’ come accadde per il corteo degli alpini. Ma in quel caso ne parlarono per settimane tutti, mentre stavolta l’aggressione non ha avuto una grande rilevanza sui giornali. Evidentemente, non è “politicamente corretto” parlare di discriminazione nel meraviglioso mondo arcobaleno.

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Pubblicato da edizioni24

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