Letta bocciato anche dai giovani del Pd: “Vadano a casa tutti i vecchi dirigenti screditati”

Un attacco più duro di quello che qualche anno fa aveva portato Nanni Moratti a licenziare i dirigenti di sinistra con il proclama di piazza Navona: “Con questi non vinceremo mai”, disse, ispirando forse i giovani del Pd che oggi rispolverano più o meno lo stesso messaggio all’indomani del disastroso voto del 25 settembre contro Letta e i suoi compagni di leadership. “Bisogna dire le cose come stanno: noi abbiamo una classe dirigente che si ripropone incessantemente e che dopo 10 anni di governo pretende ancora di dettare l’agenda della discussione. Noi abbiamo bisogno del cambiamento della prima fila del nostro partito, non solo del segretario, altrimenti è una farsa questa costituente, questa apertura”, attacca Brando Benifei,capogruppo Pd in Europa, aprendo l’assemblea a Roma di ‘Coraggio Pd’. Riunione partecipata con molti giovani esponenti dem, molti amministratori locali, compresa la più giovane deputata, Rachele Scarpa, tra gli altri.

“Se non sarà una fase costituente vera, allora tanto valeva raccogliere le firme per i candidati… Noi con questo nostro impegno di oggi dare un messaggio diverso, noi vogliamo prendere sul serio la fase costituente, nè troppo lunga nè troppo breve, per discutere veramente. Il Pd di cui si parla come futuribile, c’è già: siamo noi e non solo. Ed è forse un partito più rinnovato e anche più battagliero”, è stata la relazione di Benifei che ha aperto i lavori di oggi.

“Noi abbiamo visto anni di cedimenti preoccupanti. Ne cito due. Penso agli errori compiuti rispetto al Jobs act, un provvedimento che aveva dei tratti culturali assolutamente da espungere da Pd”. E l’altra, “il cedimento grillino all’idea antipolitica che ci ha portato a tagliare il finanziamento ai partiti, le province, i parlamentari, abbiamo fatto di tutto su questoe abbiamo fatto male e lo dobbiamo dire. E queste sono scelte di gigantesca responsabilita di una classe dirigente che ci ha portato dove siamo oggi”. “Noi siamo il partito della sinistra riformista di governo in Italia e occorre ridiscutere il Manifesto dei Valori, lo Statuto del partito –prosegue Benifei- che sono del 2007, era un altro mondo, c’era Berlusconi e chi era contro Berlusconi, un bipartitismo che oggi non esiste più. Oggi va costruita una nuova stagione, in cui siamo opposizione”. e va recuperata credibilità”.

Brando Benifei, capogruppo Pd in Europa, prosegue così: “Ci sono anche altre opposizioni. Abbiamo da una parte Matteo Renzi che parla per tre quarti del suo intervento contro l’opposizione: un vergogna. E dall’altra Conte che dice che Meloni e Draghi non gli piacciono uguale, ma come si fa a dire una roba del genere? Non si può sentire”. “Noi abbiamo lanciato oggi questa discussione e sicuramente l’idea è che in tutta Italia si moltiplichino momenti di confronto.Un’identità chiara e un rinnovamento radicale del gruppo dirigente che non ha più credibilità. Non è che questo sia giusto, ma è un fatto. C’è una classe dirigente screditata. E non abbiamo bisogno di convegni ma di un processo politico altrimenti meglio andare alle primarie”.

Caterina Cerroni, segretario dei giovani Pd, all’assemblea ‘Coraggio Pd’ in corso a Roma, ha dato una lettura ancora più sincera: “L’immagine che abbiamo qui oggi è molto differente da quella della Direzione nazionale di ieri: capelli bianchi e quasi tutti uomini. E c’è anche un problema di metodo e di rispetto. Qui è da un po’ che si susseguono interventi e noi ascoltiamo. Cosa rara quando ci sono assemblee del Pd…”. E ha proseguito: “Tanti giovani sono stati usati come figurine in posti ineleggibili”.

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