Landini da i nuneri al lotto: proclama lo sciopero contro la legge di bilancio che ancora non c’è

Il caldo dà alla testa e fa dire strane cose. Maurizio Landini, leader della Cgil, per esempio, sembra vaneggiare. L’ultima sua non tanto brillante idea l’ha strombazzata a tutti: «In autunno sciopero generale». Mezza Italia ferma, di nuovo, questa volta per protestare contro la legge di bilancio. Che ancora non c’è. Già l’idea di scioperare contro un governo che si presenta irrobustendo le buste paga dei ceti più in sofferenza – vedi cuneo fiscale- è semplicemente lunare, fuori dalla realtà. Se aggiungiamo lo sciopero generale preventivo, su un provvedimento molto di là da venire il risultato è tragicomico.

Così, con il tono di chi ha avuto la genialata dell’estate, Landini arringa per uno sciopero in calendario per il prossimo ottobre. “Sarà in autunno – ha tuonato-. Sarà necessario farlo contro la legge di bilancio. Faremo una consultazione straordinariatra i lavoratori a settembre e non solo per chiedere se mobilitarsi; ma anche per capire come vogliamo farlo e come convincere le persone a venire con noi a Roma”, ha fatto sapere Landini. Ebbene, qualcuno gli avrà fatto notare che la legge di Bilancio per ovvie ragioni ancora non c’è? Come è ovvio a metà luglio, di questo testo non c’è traccia, semplicemente, non esiste. Non è buffo questo modo di opporsi al governo a prescindere anche dalla ragionevolezza? Eppure Landini sciopera. Surreale e ridicolo il modo di protestare sulla base del cieco pregiudizio.

A nome del governo è Salvini a sfottere i leader della Cgil.  «Landini convoca adesso per ottobre uno sciopero generale, contro una legge di bilancio che ancora non c’è. Contro l’Italia, contro lo sviluppo e la crescita, contro i lavoratori. Sarà il caldo…». Così su Instagram il vicepremier e ministro delle Infrastrutture.

E a dimostrazione che le parole di Landini siano totalmente prive di credibilità interviene anche un esponente non governativo. Anche a Luigi Marattin, deputato di Azione-Italia Viva, non possono non cadere le braccia. «Io sono personalmente convinto che sia molto probabile che questo governo farà una brutta legge di bilancio- osserva dal suo punto di vista-. Detto ciò, convocare uno sciopero generale contro la legge di Bilancio, tre mesi prima che la legge di Bilancio sia scritta, non l’avevo davvero mai visto». Già. tutto l’imbarazzo contenuto in un tweet:  «Se questa roba dia maggiore o minore credibilità all’opposizione (in questo caso sindacale) lo lascio decidere a voi».

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