L’allarme, poi il blackout: auto in acqua, cosa è successo a Baltimora

By Francesca Galici

Iniziano a emergere con maggiore chiarezza le cause dell’incidente ché, questa notte, hanno portato all’incidente del Francis Scott Key Bridge di Baltimora. All’una e trenta locale circa, la nave portacontainers Dali ha urtato uno dei piloni che sorreggevano la struttura, determinandone il crollo. Il ponte era aperto alla circolazione e, quindi, diverse autovetture sono precipitate nelle gelide acque sottostanti, che in questi giorni non superano mai lo zero. Stando alle ricostruzioni di queste ore, possibili sia grazie alle testimonianze di chi era presente, sia grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, c’è stato un problema tecnico nella propulsione, che ha determinato la perdita di controllo della rotta.

Nello specifico, l’Abcnews, che cita un rapporto non classificato della Cybersecurity and Infrastructure Security Agency, ha riferito di una “perdita di propulsione” della nave. Accortisi del problema, dalla nave hanno lanciano l’allarme e “notificato al dipartimento dei Trasporti del Maryland che avevano perso il controllo e che una collisione con il ponte era possibile”. Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza puntate sul ponte, infatti, si nota come la nave per diverse volte non solo perde propulsione ma è anche vittima di un blackout elettrico, come si evidenza dalle luci di bordo che si spengono e riaccendono. Ovviamente, le indagini dovranno essere condotte ancora più a fondo, per individuare le ragioni per le quali c’è stato il problema tecnico e, intanto, l’intero traffico marittimo è stato sospeso nel porto di Baltimora. Le autorità hanno anche imposto il divieto di sorvolo, esteso ai droni, su tutta l’area del porto, per consentire lo svolgimento anche dai cieli delle operazioni di ricerca dei dispersi. Da ore gli elicotteri federali stanno sorvolando la zona per individuare eventuali movimenti che possano ricondurre a superstiti.

La nave Dali batte bandiera di Singapore e il Paese si è reso completamente disponibile a collaborare per accertare ogni aspetto dell’incidente. “L’Autorità marittima e portuale di Singapore fornirà piena collaborazione alla Guardia Costiera statunitense nelle sue indagini”, si legge nella nota. A bordo della nave c’erano 22 persone e pare che tutte siano uscite illese dallo schianto. Nel frattempo, lo Stato Maryland ha disposto lo stato di emergenza mentre proseguono le ricerche. Due persone sono state estratte vive dalle gelide acque del fiume Patapsco mentre i dispersi risulterebbero essere almeno 7.

Ma i dubbi sul loro esatto numero permangono, in quanto i sonar hanno rilevato un numero incerto di veicoli in acqua.

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