By Lucia Gallo (per ith24)
Non ne azzeccano una. Allora via al pietismo infantile: scusate. È successo al senatore del M5S Nicola Morra, dopo essersi rivisto la puntata a “in mezz’ora” di Lucia annunziata, dove è stato ospite.
E chiosa: “Io vi debbo chiedere scusa, devo chiedere scusa a tutti quanti voi sostenitori del M5S. Cittadini che credono nei valori e negli ideali del Movimento. Perché non sono stato all’altezza”
E ancora: “Ieri sono stato ospite, seppur in collegamento, presso la trasmissione di Lucia Annunziata In mezz’ora. E ho dovuto ragionare di scarcerazioni. Facendo capire come il governo abbia in qualche modo affrontato celermente l’emergenza scarcerazioni. Una volta presa coscienza, emanando due decreti legge. Uno ad aprile uno a maggio, che hanno tamponato l’emergenza. E provvedendo a mettere a capo del Dap, dopo le dimissioni del Dottor Basentini, persone che evidentemente sono riuscite in tempi rapidissimi con mezzi loro personali, cioè con intelligenza e competenza, a frenare un’emorragia che sembrava impressionante”.
“Ma sono qui a chiedervi scusa. Perché per quanto la mia cosiddetta performance sia stata da me intesa come abbastanza efficace, e per quanto il video della mia prestazione, della mia intervista con Lucia Annunziata, stia ottenendo dei numeri impressionanti sulla mia pagina, almeno così mi dicono gli esperti. Evidentemente non debbo aver soddisfatto alcuni parametri. Tant’è che sulle pagine del Movimento non sono stato condiviso”.
Infine: “Vi chiedo scusa perché evidentemente non sono stato efficace come altri avrebbero desiderato e voluto. Credo di dare tutto me stesso per il Movimento ma evidentemente c’è qualche mio limite che dovrò esaminare e sottoporre ad esame affinché possa essere migliorato. Non voglio pensar altro, assolutamente, e quindi vi chiedo scusa perché evidentemente io ieri ho rappresentato molto molto male, forse pessimamente, le ragioni del Movimento”.
“Penso che certamente sia doveroso fare il presidente della Commissione Antimafia in un certo modo. Ma penso allo stesso modo, con la stessa determinazione, che farlo da rappresentante dei cittadini che credono in certi valori e in certi ideali significa anche dire pane al pane e vino al vino. Io sono quel presidente della Commissione antimafia che ha attivato una politica di desecretazione di atti che nessuno in precedenza aveva voluto non soltanto desecretare. Ma neanche divulgare, e però evidentemente dovrò lavorare su me stesso. Vi chiedo scusa”.
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