La spina nel fianco Monsignor Fischella contro il premier Conte? “Chi ha responsabilità se le deve assumere, e non può delegare agli altri”

By Giuseppe Falco (per ith24)

Monsignor Rino Fisichella, con le sue dichiarazioni al Giornale di è rivelato una vera e propria spina nel fianco del governo Conte sull’emergenza Coronavirus.

Il presidente del Pontificio Consiglio per la nuova Evangelizzazione, parla chiaro, e picchia duro: “Ilcoronavirus è arrivato nelle nostre case in modo inaspettato. Pensavamo fosse relegato a un paese estremamente lontano da noi, invece non solo lo troviamo in casa nostra ma anche in modo massiccio. Viviamo un tempo in cui la cultura, il progresso, la tecnologia, ci fanno sentire quasi onnipotenti e invece siamo sconvolti dal doverci confrontare con la nostra fragilità e debolezza”. 

E a Conte e al governo, nota: “Chi ha la responsabilità, non può delegare altri. Chi ha la responsabilità se la deve assumere. Ovviamente, quando c’è un evento improvviso e che non può essere gestito solamente in prima persona, ma anche con una corresponsabilità che tocca competenze di altri, è possibile che avvengano anche ritardi”.

E infine la stoccata finale al grande mostro chiamata burocrazia, quella stessa burocrazia che ancora oggi ha messo in ginocchio il Paese è che vede a distanza di due mesi negligenze da parte dello Stato nell’aiutare famiglie e imprese: “Forse dovremmo chiederci – nota Fisichella – se non abbiamo creato un mostro di competenze con i relativi passaggi che si chiama burocrazia e che ovviamente impedisce di poter rispondere alle esigenze dei cittadini soprattutto nel momento del bisogno. Pensare che debba esserci una risposta solo dall’Italia è limitante. La risposta non deve avvenire solo da un paese. Viviamo in una cultura globalizzata, dove non c’è più nessun paese che vive da solo e che può gestirsi da solo. Tanto meno per un paese come l’Italia che è inserito all’interno della Comunità europea. L’Italia dovrà corrispondere con tutti i modi possibili dando spazio anche alla creatività, ma non può farlo da sola. Questo è il momento di una solidarietà internazionale che deve essere al primo posto nell’obiettivo di quanti hanno una responsabilità politica“.

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