Gianluigi Paragone, ora passato al Misto, non ha peli sulla lingua. E spara a zero su Laura Castelli, viceministra al centro della polemica per la frase sui ristoratori che devono cambiare mestiere in vista della crisi. “Laura Castelli non esiste – esordisce Paragone sul Tempo -. Chi parla in sua vece è un folletto dispettoso che ha preso le fattezze di questa ex giovane ragazzotta senz’arte né parte. Questo folletto è talmente dispettoso che si scatena quando si accendono le telecamere.
Di preciso accade quanto segue”. Il senatore scende nei dettaglio parlando di “un folletto dispettoso che si scatena: prende possesso della testa della Castelli (evidentemente avanza spazio) e comincia a dare risposte “ad minchiam'”.
Ma tornando serio – come lui stesso dice – si lascia andare a più che qualche critica contro la classe politica: “Il problema non sono i folletti ma le follie che escono dalla bocca di governanti irresponsabili e incapaci. La Castelli lo è al pari della maggior parte dei suoi colleghi, gente che sul mercato del lavoro non avrebbe valore“.
Insomma, Paragone non si spiega come si possano arrivare a pensare certe sciocchezze, figurarsi a dirle.
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