Iolanda Apostolico, la sberla di Paolo Mieli: “Due cose non mi sono piaciute”

Paolo Mieli affronta il caso Apostolico ai microfoni di Otto e Mezzo, il talk show condotto da Lilli Gruber. L’editorialista del Corriere della Sera mette nel mirino alcune scelte del giudice Iolanda Apostolico finita nella bufera per la sua decisione di rimettere in libertà 3 migranti in attesa di espulsione. Questa mattina sul web è apparso un video in cui il giudice apparirebbe tra la folla che contesta i provvedimenti dell’allora ministro degli Interni, Matteo Salvini nel 2018. Mieli, analizzando i fatti, afferma: “Io non contesto il verdetto del giudice. Non sono un giurista, ma a quanto pare il giudice che il ricorso del governo in Cassazione verrà respinto”.

Poi però aggiunge: “Ci sono delle cose che non mi sono piaciute. Non ho gradito la chiusura del suo prfilo Fcaebook. Se tutto è alla luce del sole perché correre a chiudere il profilo social? Ognuno è libero di fare ciò che vuole. Non capisco perché ha deciso di rimuovere tutto dai social”.

A questo punto Mieli affonda il colpo: “Ha sbagliato anche a dire di non essere un magistrato attivo. Non mi piace quando qualcuno dice sono apartitico o non ho tessere. Perché negare la propria attività politica? A quella manifestazione cosa ci fa?”. Parole pesantissime quelle di Mieli che trovano sponda, in modo inaspettato, anche nel persidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia: “Io a quella manifestazione non sarei andato. Non partecipo a questi tipi di eventi”. Nulla da aggiungere. 

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