Immigrazione, Giuseppe Conte perde la brocca, e al Pd: “Io di destra? Non permettetevi”

Nessuno si permetta di schiacciarmi in questa propaganda di destra, perché noi partiamo sempre dal rispetto della dignità di ogni essere umano, dalla tutela dei diritti fondamentali. Io non mi sono mai permesso in campagna elettorale di fare quello che ha fatto Giorgia Meloni”: Giuseppe Conte chiede di non essere paragonato alla destra mentre risponde alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa di presentazione delle proposte di legge del M5s sulla scuola alla Camera. Per il leader grillino, insomma, il suo eventuale accostamento alla destra rappresenterebbe addirittura un insulto. 

“Il blocco navale è irrealizzabile – ha continuato l’ex premier – e bisogna lavorare con serietà nei Paesi d’origine per contenere i flussi migratori perché altrimenti rimarremo sopraffatti”. Poi è tornato all’attacco: “Come vi permettete di paragonarmi a questa destra?“. E non si è fatto mancare nemmeno un rimprovero alla sinistra: “Chiarisca quali sono le sue reali proposte perché questo non è un Paese che può accogliere tutti, certo se arrivano dobbiamo prima soccorrerli e poi accoglierli dignitosamente, ma se ci arrivano 200mila migranti all’anno, il Pd cosa propone? Ce lo dica, senza far polemica”. 

Il presidente del Movimento, inoltre, si è detto contrario allo ius soli: “Noi facciamo lo ius scholae, perché ha senso e riconosce la cittadinanza a chi ha fatto un percorso educativo. Lo ius soli se si va a coniugare, e lo ribadisco al Pd così non si vanno a creare polemiche, al nostro sistema che è basato sullo ius sanguinis, noi abbiamo un’alterazione completa perché noi siamo un Paese di transito, e non ha senso”.

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