Il punto di Ghisleri: “La luna di miele degli italiani con il governo prosegue. Giorgia Meloni ha oscurato e cancellato definitivamente Draghi”

La luna di miele degli italiani con il governo Meloni continua. E il premier fa bene a muoversi con diplomazia verso gli alleati. “Quando sei all’opposizione puoi dire sempre no ma se governi devi saper mantenere le posizioni che ci impongono la Ue e il Pnrr.” Parola di Alessandra Ghisleri, regina di sondaggi e analista politica.

Sorpresa dalla vittoria di Elly Schlein, in attesa di capire lo spostamento del baricentro del Pd dopo le prime defezioni, la direttrice di Euromedia Research fa il punto sulla popolarità del premier e dell’esecutivo. Che rimangono alte. “Meloni è al 41,3%, quando il suo governo ha il 39%.  Ma la luna di miele dal punto di vista temporale può anche variare molto”, avverte Ghisleri. Se Draghi può ancora ispirare indirettamente alcune mosse del governo in economia, gli italiani lo hanno dimenticato a favore della protagonista assoluta dello scenario politico

Il governo tiene bene bene anche sui temi spinosi e divisivi. A cominciare dalla Bolkestein. “Credo che, alla fine, si troverà la quadra”, dice la sondaggista che legge il 2023 va letto come un “anno di attesa”. Si aspettano le prossime europee e i  nuovi equilibri. Ma sul terreno dell’economia la barra del timone è ferma e gli italiani apprezzano,ben oltre la narrazione della sinistra e dei media.

Persino sulla sospensione del Superbonus 110%, misura apparentemente impopolare. “Il 66% diffida della misura ed è per bloccarla. Di questo il 31% lo ritiene occasione per speculazione e reati. Il 25% spreco di denaro pubblico. In generale ritengono che favorisca le illegalità”.

Sulla guerra i numeri cambiano. “Sull’invio delle armi in Ucraina 3 italiani su 4 non crede nella fine della guerra. Solo il 10% è ottimista. E il 48,8% è contro l’invio delle armi, mentre a favore è il 38,3%. Oltre al M5S anche la Lega non è d’accordo al 73%. Mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia sono divisi a metà”. Per Ghisleri il premier dovrà convincere i suoi a non lasciarsi prendere dall’ansia di un conflitto di cui non vedono l’orizzonte.

“Meloni comanda, ma sa che bisogna essere generosi anche con le posizioni dei propri compagni di viaggio”. La percezione resta comunque quella che il centrodestra, al contrario degli avversari, arrivi compatto alla mèta. Il 60% di Forza Italia è convinto che la maggioranza resti coesa, il 40% dice il contrario; nella Lega la percentuale è del 63% e del 32%.

Sul fronte della sinistra Ghisleri resta in standby, “dobbiamo ancora capire quanto vale adesso il Partito democratico”. I centristi rischiano di andarsene a favore di Azione e Italia Viva? “È ovvio che questo voto, con un consolidamento della sinistra-sinistra, amplifichi l’area del centro. A bocce ferme si apre un palco importante per Renzi e Calenda”.

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