Il no della Svizzera alla cancel culture: Losanna non revocherà il dottorato honoris causa a Benito Mussolini

Riconoscere l’errore, ma non cancellare. È la linea adottata dal Gran Consiglio del Canton Vaud, in Svizzera, di fronte alla richiesta della sinistra radicale di intervenire sul dottorato honoris causa conferito a Benito Mussolini nel 1937 dall’Università di Losanna. Il parlamento vodese ha dunque respinto la richiesta, sottolineando che “cancellare il passato non è la soluzione”.

La sinistra radicale aveva avanzato al Gran Consiglio la proposta di formulare la regolamentazione in merito per “correggere un errore scioccante”. Il Gran Consiglio, pur confermando a larga maggioranza che allora fu un errore assegnare quel riconoscimento al leader fascista, l’ha però respinta, rifiutando di piegarsi alla logica della cancel culture.. Una posizione assunta in particolare dai partiti di centro e di destra.

“Il Gran Consiglio prenda una posizione politica per fare un passo avanti per riparare a questo errore”, ha affermato la deputata di “Insieme a sinistra” Elodie Lopez, ricordando che senza l’approvazione dell’allora Consiglio di Stato il titolo onorifico non sarebbe stato assegnato a Mussolini. Non dobbiamo avere “la tentazione semplicistica di cancellare la cultura” o di “revisionismo invertito”, hanno replicato due deputati liberali. Attraverso un gruppo di lavoro composto da esperti, “l’Università di Losanna si è assunta le proprie responsabilità in modo autonomo, con trasparenza e coraggio”, ha ricordato il capogruppo del Partito liberale radicale Nicolas Suter.

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