Il ministro Speranza si sputa sulla mano e se la prende con gli italiani: “Troppa gente in giro”. E annuncia il lockdown duro

La colpa, ovviamente, è degli italiani. Le regole glielo consentono e loro stanno troppo in giro, quindi è colpa loro se seguono le leggi e non le confuse raccomandazioni del governo Conte. In una surreale intervista al Corriere della Sera, il ministro della Salute Roberto Speranza, quello che in un libro poi ritirato dove annunciava la fine del Covid e la guarigione degli italiani, annuncia di fatto l’imminente lockdown nazionale e critica i comportamenti individuali.

“Quel che mi preoccupa è il dato assoluto, che mostra una curva terrificante. O la pieghiamo, o andiamo in difficoltà”. Lo dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso di un colloquio con il Corriere della Sera. Il ministro dice che le “terapie intensive non sono il problema fondamentale di questi giorni. Per qualche settimana saranno ancora abbastanza gestibili”. Il problema è che la pandemia non frena: “Abbiamo 48 ore per provare a dare una stretta ulteriore”, perché “c’è troppa.

Anche sulla scuola, che è il tema più delicato che in queste ore divide i ministri, “la curva sta subendo un’impennata così rapida che rischia di mettere in discussione la didattica in presenza”, dice Speranza, e chiarisce: “L’idea del governo è sempre quella di non toccare le scuole. Vogliamo difenderle il più possibile, ma purtroppo dobbiamo farlo dentro il contesto di una epidemia”.

Intanto il premier Conte è al lavoro in vista del nuovo dpcm, previsto per domani, che decreterà misure, più stringenti, per il contrasto alla diffusione del coronavirus, dopo gi ultimi dati diffusi. E’ in corso un confronto del governo con le Regioni, in collegamento con i presidenti delle regioni il ministro della Salute Roberto Speranza e il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia.

Nel pomeriggio, alle 15.30, è convocata una nuova riunione di Conte con i capidelegazione, allargata ai ministri più direttamente interessati dalle questioni legate alla gestione della pandemia. Alle ore 17, all’incontro, si uniranno anche i capigruppo di maggioranza.

La riunione, convocata dal ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia per il coordinamento con Regioni Anci e Upi, vede partecipare i governatori Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), Attilio Fontana (Lombardia), Massimilia Fedriga (Friuli Venezia Giulia), Giovanni Toti (Liguria), Donato Toma (Molise), Michele Emiliano (Puglia), Vincenzo De Luca (Campania), Donatella Tesei (Umbria), Marco Marsilio (Abruzzo), Alberto Cirio (Piemonte), Luca Zaia (Veneto) ed Eugenio Giani (Toscana).

Ala tavolo anche Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente Anci, e Michele De Pascale, presidente Upi.

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