Il ministro della Difesa Crosetto solidarizza con Nordio: “C’è chi ha paura di riformare la Giustizia perché teme ritorsioni”

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha incassato in queste ore un tweet solidale e molto esplicito del Ministro della Difesa Guido Crosetto. «Il ministro Nordio – scrive Crosetto – ha tutta la mia solidarietà perché si trova stretto nella morsa tra chi vuole mantenere il potere di utilizzare la giustizia come uno strumento di lotta politica e chi ha paura di sfidare l’ingiustizia facendo una scelta giusta, perché teme ritorsioni».

Un tema sul quale torna anche la Lega, attraverso il vicepremier Matteo Salvini. Nella riforma della Giustizia, afferma, «non ci devono essere tabù. Come per lo sciopero ferroviario non puoi bloccare un Paese, così non possono essere pochi magistrati a bloccare una riforma». «La riforma della Giustizia è urgente perché serve agli italiani. Vogliamo farla in fretta senza escludere nessuno, cioè ascoltando tutti e coinvolgendo tutti. Una giustizia più veloce – ha concluso Salvini, – serve anche ai magistrati».

Un concetto ribadito da Antonio Tajani nel suo discorso al Consiglio nazionale subito dopo l’elezione a segretario di Forza Italia. «Essere garantisti non significa essere contro i magistrati. Non significa essere deboli nei confronti della criminalità organizzata, noi siamo fortemente impegnati contro le mafie senza alcun tentennamento.  Quando chiediamo la separazione delle carriere – ha aggiunto Tajani – non c’è nulla contro i magistrati». E ancora: «Quando chiediamo la separazione delle carriere non c’è nulla contro i magistrati. È un modo per avere un processo giusto e per innalzare il ruolo giudicante perché possa essere davvero al di sopra delle parti».

A smontare gli attacchi dell’opposizione arriva anche la dichiarazione del vice di Nordio, Francesco Paolo Sisto, viceministro alla Giustizia, nel suo intervento alla trasmissione Coffe break su La7.  «La modifica della norma sul concorso esterno in associazione mafiosa non è nel programma di governo». Sisto ha poi puntualizzato: «La prospettiva delle riforme, come discussa nella riunione del governo della scorsa settimana, non prevede il concorso esterno».

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