Il M5S tradisce la linea di Conte sul nascere sul mille emendamenti alla riforma della giustizia

Giustizia, sulla riforma Cartabia si addensano le nubi del malcontento grillino. E ciò nonostante i toni concilianti che Conte ha usato dopo il suo colloquio con Mario Draghi. I Cinquestelle hanno infatti presentato circa mille emendamenti alla riforma della Giustizia. Un chiaro atto di ostilità – scrive Il Foglio – nei confronti della Guardasigilli che però di fatto finisce col delegittimare anche il tentativo di mediazione attuato da Giuseppe Conte. Il quale aveva garantito: “Saremo vigili ma costruttivi”.

L’attacco alla riforma che mira ad accorciare i tempi dei processi oggi giunge anche dai magistrati. Con le nuove norme sulla prescrizione “il 50% dei processi anche gravi” non si celebreranno alla luce dell’improcedibilità prevista dopo due anni per l’appello e uno per la Cassazione. Lo denuncia il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, ascoltato dalla commissione giustizia della Camera. Gratteri ha espresso il timore che “i 7 maxi processi che si stanno celebrando a Catanzaro per come è prevista oggi la norma saranno dichiarati improcedibili.

Sulla stessa lunghezza d’onda il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Rahoanche lui ascoltato in commissione giustizia.  Immaginare che tanti processi verranno dichiarati improcedibili – ha affermato – “è cosa che mina la sicurezza del nostro paese”.

A dare voce all’ala giustizialista del Movimento ci pensa Alessandro Di Battista: “Sono tornate le porcate immonde come la riforma Cartabia. Oggi Gratteri ha detto che con la nuova prescrizione “converrà più delinquere” ed il procuratore nazionale antimafia De Raho teme conseguenze molto gravi per la lotta alla mafia e al terrorismo. Complimentoni ai 4 ministri M5S che l’hanno votata”.

La linea barricadera del M5S con i suoi mille emendamenti non convince il Pd. Debora Serracchiani ha chiarito che i dem hanno presentato pochi emendamenti e mirati “perché ovviamente siamo convinti che l’impianto della riforma sia estremamente valido, arriva dopo un lungo percorso di condivisione e confronto”.  “Nel merito, senza bandierine – ha aggiunto – ci sono alcuni aggiustamenti che vanno fatti” al testo uscito dal Cdm. Il nodo è sempre quello della prescrizione.

“Io credo che siamo di fronte a un’occasione unica – ha detto il Guardasigilli Marta Cartabia che oggi era a Napoli – non possiamo perdere il treno del recovery che sta passando”. Già ad aprile Cartabia aveva chiarito che senza la riforma del processo penale si perderebbero i soldi del recovery plan.

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