By Rubrica Calcagni (ith24.it)
Oggi abbiamo avuto l’onore e la gioia di incontrare il Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito italiano Carlo Calcagni, che è stato impiegato in Bosnia-Erzegovina, in una missione internazionale di pace della NATO, sotto l’egida delle Nazioni Unite, e proprio durante quell’attività è stato intossicato dall’uranio impoverito, che ha invaso ogni sua cellula, generando grave malattia multi-organo, cronica, degenerativa ed irreversibile.
Pratica sport da oltre 50 anni. Sin da bambino, è stato un atleta, capace di realizzare straordinarie imprese.
È stato proprio il suo “sano” stile di vita a permettergli di resistere alla devastante malattia e di continuare a vincere nel mondo sportivo paralimpico, dopo essere stato riformato, per causa e fatti di servizio, con il 100% di invalidità permanente.
Carlo Calcagni è una persona che non demorde mai e incita gli altri a non abbattersi davanti agli ostacoli e agli intralci, che la vita ci pone costantemente.
Lui ha affrontato ogni difficoltà con coraggio e determinazione, dimostrando il suo valore come militare, come atleta e, soprattutto, come Uomo.
Porta ovunque la sua testimonianza, gratuitamente, per non far sentire soli gli ultimi e chi sta affrontando “gare” difficili.
Carlo Calcagni vive e soffre le conseguenze della contaminazione da metalli pesanti, che gli ha causato gravi patologie multi-organo e una polineuropatia cronica, degenerativa ed irreversibile, con sclerosi e Parkinson.
Ha dovuto affrontare numerosi interventi chirurgici, quasi sempre d’urgenza.
L’ultimo, in ordine di tempo, è stato un delicato trapianto di tessuti, circa 2 mesi fa, presso l’ospedale Torrette di Ancona.
Alla straordinarietà degli interventi si deve aggiungere la quotidianità di terapie endovenose, iniezioni, pastiglie, plasmaferesi (una sorta di dialisi) e tutto ciò che gli è necessario per continuare a sopravvivere. Eppure, nonostante tutto questo, non si è arreso: mai!
Ha continuato a vivere grazie allo sport, con passione e dignità, a svolgere le sue attività quotidiane con impegno e sacrificio, a partecipare alle competizioni sportive con entusiasmo e umiltà.
Carlo Calcagni è un atleta paralimpico dal podio d’oro. Ha vinto numerosi titoli nazionali e internazionali, campionati europei e mondiali e prove di coppa del mondo, realizzando numerosi record del mondo, in più discipline: nel ciclismo, nell’atletica e nel canottaggio.
È un testimone di vita, una persona generosa e umile, che ha saputo trasmettere il suo spirito positivo e la sua voglia di “farcela” a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di incontrarlo.
Proprio a Mesagne, nel Trofeo della Messapia, che ha visto alla partenza 721 partecipanti provenienti da ogni parte d’Italia, lui ha terminato la gara come primo assoluto, completando il percorso di 10 km in 31′ 18″, alla media di 3′ 07″ al km, ma non è stato inserito nell’ordine d’arrivo assoluto perché “diversamente abile”.
Per farvi capire lo spirito di vero Atleta di questo Uomo, intriso di valori autentici, Calcagni ha preso atto della sua esclusione dalla classifica con un sorriso, manifestando pubblicamente la gioia di essere lì, nonostante tutto “presente”, non per ricevere un trofeo, ma per vivere una giornata di festa, “insieme” ad altri amanti dello sport.
A suo dire, tutti i 721 partecipanti erano meritevoli di un premio e, proprio per questo, ha voluto far dono della sua medaglia realizzata artigianalmente con il logo del “Team Calcagni “Mai Arrendersi”, all’ultimo arrivato, il novantenne Mirizzi Vincenzo, che secondo Calcagni era il vero vincitore morale della manifestazione.
In virtù di queste ragioni, vogliamo donare al Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano Carlo Calcagni la nostra maglia con l’elmo Spartano della Ikkos Atleti Taranto, riconoscendo in lui un autentico Uomo Spartano, capace di scagliarsi contro il “nemico” in difesa di importanti ideali, anche per tutte quelle persone che non riescono o non possono difendersi.
MAI ARRENDERSI Colonnello!
Sei un esempio per tutti e per ciascuno.
Ikkos Atleti Taranto