Grecia horror, abbandona migranti e neonati in mare: lo sconvolgente video del New York Times

Il video del New York Times sulle politiche migratorie in Grecia ha sconvolto l’intera comunità internazionale. Nella sequenza più scioccante, un neonato viene preso e sballottato come un bambolotto da un pullman, sull’isola di Lesbo, su una nave della Guardia costiera greca e infine su un gommone lasciato alla deriva delle coste della Grecia, in mezzo al Mar Egeo, insieme con un’altra dozzina di migranti.

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Le riprese sono state effettuate dall’attivista austriaco Fayad Mulla che, negli ultimi due anni, ha cercato di documentare i maltrattamenti subiti da migliaia di rifugiati sbarcati sull’isola greca. Il video, che il New York Times ha pubblicato in esclusiva dopo averne verificato l’autenticità documenta una situazione drammatica. E purtroppo frequente.

I disperati abbandonati dalla Grecia in mezzo al mare provenivano da Somalia, Etiopia ed Eritrea. “Pensavamo che non saremmo sopravvissuti quel giorno. Ci hanno messo su quella zattera gonfiabile senza alcuna pieta’”, ha raccontato la mamma del piccolo Awale, la 27enne somala Naima Hassan Aden che era arrivata il giorno prima da Jilib, una piccola città controllata dagli estremisti islamici di Al Shabab. Con lei, stipati nel furgone e poi sulla zattera, anche la 40enne Sulekha Abdullahi e i suoi sei figli, Mahdi e Miliyen, due giovani di 25 e 30 anni catturati dalle autorita’ greche nei boschi di Lesbo. Il New York Times li ha rintracciati e intervistati giorni dopo l’odissea nell’Egeo, in un centro di detenzione a Smirne, in Turchia. Molti di loro indossavano gli stessi abiti di quel drammatico 11 aprile.

Il governo greco ha sempre negato qualsiasi maltrattamento nei confronti dei richiedenti asilo rivendicando di assumersi un carico molto più pesante rispetto al resto dei Paesi europei nella gestione dei nuovi arrivi. Ma il filmato rappresenta una prova schiacciante che Atene ha violato leggi internazionali e le norme dell’Unione Europea sui migranti. Il giornale americano ha mostrato il filmato a tre alti funzionari della Commissione europea a Bruxelles che hanno espresso “preoccupazione” ma non intendono prendere provvedimenti nei confronti di Atene finche’ il video non sara’ verificato anche da loro.

Il New York Times ha anche tentato di ottenere un commento del governo greco in merito, che però ha preferito non rilasciarlo mentre il Paese si avvicina alle elezioni che domenica vedono favorito il premier Kyriakos Mitsotakis. Lo stesso che ha promesso una rigida politica sull’immigrazione se verrà confermato.

Anche la barca di migranti poi tragicamente naufragata a Cutro, aveva costeggiato a lungo la Grecia, senza cercare un approdo sicuro. Probabilmente perché i trafficanti di uomini per primi, sanno qual è lo spietato “protocollo” delle autorità elleniche.

Pubblicato da edizioni24

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