Da appassionati di calcio saremo sempre grati a Mancini per la bellissima vittoria agli Europei. Sappiamo bene che il calcio è un mondo di professionisti e che ovviamente i compensi prevalgono su tutto il resto. Resta l’amarezza di un abbandono della Nazionale, motivato in modo ridicolo e falso». Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
«Abbiamo letto alcune interviste sullo staff che era stato modificato e su altre cose. Bastava dire che ci sono delle decine di milioni da guadagnare in Arabia Saudita. E che quindi la maglia azzurra poteva essere buttata in un angolo di fronte a questa prospettiva di guadagno. In fondo Mancini e tanti altri sono dei professionisti che inseguono, giustamente, un guadagno nel momento in cui lo possono ottenere. Nessuno pretende attaccamento alla maglia e alla Nazionale. Ma almeno non ci prenda per i fondelli».
«Caro Mancini», continua Gasparri, «si riempia di milioni ma ci eviti patetiche bugie, come quelle che ci ha rifilato con qualche intervista che quando le rileggerà capirà che non sono pagine di cui potrà vantarsi con i suoi discendenti. Buona Arabia Saudita. Il colonnello Lawrence, da quelle parti, si fece più onore con una paga simbolica».
«Passare per vittima poi anche no. Dire che è stato trattato come Pacciani è un modo di dire inaccettabile. Tra l’oro degli sceicchi e la maglia azzurra non ha avuto dubbi sulla scelta. Ma lo doveva dire con sincerità. La qualità delle persone si giudica dai comportamenti. E Mancini si è comportato in modo imbarazzante», conclude Gasparri.
