Francesco (Maresciallo dell’Esercito Italiano) scrive al Col. Calcagni: “Grazie per tutto quello che rendi possibile”

Rubrica Calcagni – ith24.it

“Non per quanto tempo, ma quanto bene hai vissuto è la cosa principale”.
Seneca

“Il senso profondo della vita è lasciare una traccia indelebile del proprio passaggio”.
Calcagni

Ciao Colonnello,
è da un po’ che avrei voluto scriverti per ringraziarti di tutto quello che dimostri e che rendi possibile con le tue imprese là dove chiunque si sarebbe arreso o demoralizzato. Lo faccio ora perché, oltre a diversi aspetti che ci accomunano, come l’amore per lo sport (nel mio caso il triathlon), l’appartenenza alla Specialità più prestigiosa dell’Esercito Italiano, la Folgore, l’infinito ed incondizionato attaccamento alla Bandiera ed alla Divisa, recentemente, purtroppo, mi è stato diagnosticato un Mieloma Multiplo che mi ha costretto a dover ricorrere ad una terapia salvavita: lunedì 8 gennaio è iniziato il mio nuovo percorso e l’ho intrapreso come fosse l’ennesima gara dove in ballo c’è la mia vita. Seguirti nelle tue imprese è uno stimolo continuo a non mollare mai, a non arrendersi. Sebbene la mia ammirazione per te già fosse smisurata, ora che so come ci si sente, è divenuta incommensurabile, per cui ti ringrazio per ogni tuo post ed ogni parola che pubblichi. Spero di avere un giorno l’opportunità e l’onore di stringerti la mano o magari, se Dio vorrà, l’onore di partecipare a qualche competizione insieme, in un futuro migliore per entrambi.
Con profonda stima, Francesco

“Caro Francesco, Ricevere simili attestazioni di stima riempie il mio cuore di speranza, ottimismo e fiducia nel futuro, nonostante tutto e tutti e dà un senso pieno e profondo alla mia esistenza.
Vivere e (r)esistere per motivare il prossimo, incoraggiarlo a non arrendersi, mai, di fronte alle difficoltà, essere d’esempio ogni giorno per chi scala le salite impervie e tortuose del cammino della vita che resta, sempre e comunque, un dono meraviglioso che abbiamo ricevuto gratuitamente alla nascita. È proprio questo che mi permette di trovare una giustificazione alla mia sofferenza e di affrontare, con rinnovata forza ed indomito coraggio, quello che il domani mi riserverà!”

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