FdI, la lezione al Pd dalle mille correnti: “C’è chi va fiero del proprio leader e chi no”

Il tam-tam intorno all’ipotesi del nome di Elly Schlein nel simbolo del Pd ha portato a un nulla di fatto. Troppe le voci contrarie, già sul piede di guerra se il nome della segretaria fosse apparso nel logo del partito. Il gioco delle correnti, ancora una volta, ha azzoppato l’ennesimo tentativo di un segretario di dare una ventata nuova a un Pd sempre più schiacciato su sé stesso.

E il tira e molla che è andato in scena in questi giorni, fra chi voleva la Schlein nel simbolo e chi minacciava le dimissioni, non ha lasciato indifferenti gli altri partiti. In primis, Fratelli d’Italia che ha subito voluto mettere in chiaro la differenza fra i dem e il primo partito italiano. “Noi andiamo fieri di Giorgia Meloni. L’Italia cambia l’Europa” campeggia sopra alla foto in cui vengono affiancati i due simboli dei partiti. Da un lato il logo di FdI che riporta, in grande, il nome di Giorgia Meloni; dall’altro il logo del Pd con il nome di Elly Schlein parzialmente cancellato.

Giorgia Meloni non ha ancora sciolto la riserva attorno alla sua candidatura, ma tutti gli indizi convergono verso una candidatura in prima persona. L’annuncio potrebbe arrivare alla convention programmatica del partito, in programma fra il 26 e il 28 di aprile.

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